Nota tattica di Inter-Roma: Calhanoglu sale di livello e in mezzo fa tutto
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Roma parliamo della prestazione di Hakan Calhanoglu.
MOTORE DELLA SQUADRA – Inter-Roma ha visto di nuovo una prestazione brillante, di carattere e maturità degli uomini di Simone Inzaghi. Con al centro un motore ben preciso. Parliamo di Hakan Calhanoglu. Il turco ha giocato una partita eccezionale, di alto livello in entrambe le fasi. Risultando un aiuto per tutti, sia quando c’era da togliere le castagne dal fuoco sia quando invece serviva indirizzare la partita.
OVUNQUE A CENTROCAMPO – Calhanoglu ha iniziato nel suo solito ruolo da interno sinistro, ma non si è limitato a giocare nel binario. La sua intesa con Marcelo Brozovic è ormai telepatica, e i due sono maestri nel coprirsi le spalle a vicenda. Morale il turco si è trovato ora interno, ora centrale, ora anche allargato sull’esterno a seconda delle necessità. Risultando sempre un prezioso appoggio per il gioco. Ecco la sua heatmap presa da WhoScored:
Intorno a lui anche altri hanno giocato bene, sia chiaro. Ma Calhanoglu è stato il più continuo, il più presente e il più attento agli equilibri collettivi. Quando poi Inzaghi ha sostituito Brozovic al 72′, è stato il numero 20 a prendersi i compiti di regia. Da solo. Controllando anche la copertura.
ATTACCO E DIFESA – Verrebbe da dire controllandola di più in verità. Perché contro la Roma Calhanoglu ha fatto tutto. Attacco e difesa. Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da WhoScored:
Con 69 tocchi è il giocatore che ha visto di più il pallone tra i nerazzurri. I passaggi sono 53, di cui 44 realizzati (terzo), 23 in avanti (primo) e 15 sulla trequarti (primo). Al suo attivo anche 2 tiri, 2 occasioni da gol, 2 assist (per 1-0 e 3-0) e un passaggio chiave. E questa è la fase offensiva, di qualità e ampiamente decisiva. Ma la fase difensiva non è stata da meno. Il numero 20 ha messo insieme 12,003 km, primo della partita, con 5 recuperi (primo dell’Inter), un fallo subito, un contrasto, 4 palloni intercettati (primo), 2 spazzate (secondo), 3 respinte (primo). E attenzione: da un suo recupero con cui poi consegna la palla a Federico Dimarco che lancia per Ivan Perisic nasce il gol del 2-0. Una prestazione completa quella di Calhanoglu, decisiva in entrambe le fasi.