Nota tattica di Inter-Real Madrid: Conte insiste e paga gli stessi errori
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Real Madrid parliamo delle similitudini con Inter-Torino.
ANCORA TREQUARTISTA – Spesso ripetendo le stesse cose si finisce per ottenere gli stessi risultati. Una domanda legittima alla vigilia di Inter-Real Madrid era legata al ruolo di Vidal: mediano o trequartista? Conte ha scelto di riproporre lo stesso schieramento visto contro il Torino, col cileno trequartista. E ha ottenuto, appunto, gli stessi risultati.
PROBLEMI DI TRIANGOLO – Chiariamoci, Conte ha cambiato alcuni titolari tra le due partite. Ma i nomi non hanno portato un cambiamento tattico. Come col Torino l’Inter aveva i due mediani Barella e Gagliardini troppo larghi, incapaci di coprire il centro. E Vidal più avanzato, impegnato ad alzarsi a supporto delle punte e spesso costretto poi a cercare affannosi recuperi per coprire, anche lui, la zona centrale. Questo triangolo così aperto non è mai riuscito a rispondere ai movimenti dei giocatori del Real Madrid, molto mobili sulla trequarti e abili a scambiarsi di posizione e a tagliare.
VIDAL EMBLEMA – Ma questa impostazione crea problemi anche in fase offensiva. Come col Torino nei primi 60 minuti (non a caso dopo erano cambiati modulo e interpreti) contro il Real l’Inter ha fatto molta fatica a tessere la sua trama offensiva. Il problema è, ancora, nei centrocampisti. Troppo lontani, troppo facili da coprire, senza opzioni di gioco veloci e comode. Il ruolo di Vidal è un simbolo delle scelte di queste due partite, ma non è certo la sola cosa che non ha funzionato.