Nota tattica di Inter-Lazio: come subire gol in 6 contro 2
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Lazio parliamo del gol di Immobile.
GOL SBAGLIATI, GOL SUBITO – L’Inter come succede quasi sempre anche contro la Lazio in Coppa Italia si è divorata un buon numero di occasioni da gol. Chiare, nitide, persino semplici per giocatori di livello. E come avviene meno spesso, ma comunque avviene, ne ha pagato le conseguenze nel risultato finale. In particolare a inizio secondo tempo supplementare, quando Immobile ha portato in vantaggio i biancocelesti.
DIFESA PASSIVA – Nell’azione il numero 17 della Lazio e Caicedo si scambiano quattro volte consecutivamente il pallone, senza muoversi poi molto e con un’opposizione blanda della difesa dell’Inter. L’unico a muoversi per chiudere l’azione è Skriniar che prova a intervenire sul primo tocco di Immobile per il suo compagno, ma manca l’intervento rimanendo tagliato fuori. Se lo slovacco è, forse, troppo aggressivo i suoi compagni Miranda e D’Ambrosio sono troppo passivi e anche indecisi su chi dover marcare.
MODULO APPENA CAMBIATO – C’è una motivazione tattica. L’Inter a inizio secondo tempo supplementare ha cambiato modulo, passando alla difesa a tre composta appunto da D’Ambrosio, Miranda e Skriniar. Non una novità, ma un cambiamento che evidentemente nell’azione in analisi ha portato qualche dubbio su come muoversi. Skriniar è uscito aggressivo convinto di essere coperto, gli altri si sono allargati e abbassati lasciando spazio a Immobile. E fino all’ultimo non si è capito chi dovesse prendere l’attaccante della Lazio, che è stato chiuso solo all’ultimo da Cedric in recupero e D’Ambrosio. Piccole indecisioni, frutto di una nuova disposizione. Le maglie si sono allargete quanto è bastato per lasciare quel poco di spazio in più che ha portato al gol.