Nota tattica di Inter-Cagliari: approccio mentale diverso dagli ultimi anni
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Cagliari parliamo dell’approccio alla partita.
APPROCCIO TOP – Ok l’approccio mentale alle partite non è esattamente un aspetto tattico. Ma come l’Inter ha affrontato la sfida col Cagliari, prima tappa della Coppa Italia, è un fatto che va sottolineato. Perché non sempre è andata così. E in più può avere un valore anche per l’altra coppa da disputare in questo semestre.
NON COME GLI ULTIMI ANNI – Il Cagliari non è in un grande periodo, per usare un eufemismo. Ma abbiamo visto l’Inter arrivare ai rigori col Pordenone nel 2017. E anche lo scorso anno l’eliminazione con la Lazio ha avuto alti e bassi impressionanti. Basta un attimo per finire nel tunnel da squadra pazza, i tifosi lo sanno benissimo. Invece in questa partita non è successo. Gol immediato, piglio deciso, acceleratore premuto.
SEGNALE PER L’EL? – Conte ha preparato bene la partita, mettendo in croce gli uomini di Maran dal primo minuto. Questo malgrado il turnover, netto per quanto non estremizzato. Soprattutto ha dato le motivazioni giuste, che in una partita così, percepita da tutti (Cagliari in primis) minore e di transizione fanno la differenza. E i giocatori in campo hanno recepito tutto. Un segnale importante di coesione, che potrebbe essere raccolto anche in un’altra competizione che l’Inter ha spesso affrontato male come l’Europa League.