Nota tattica di Empoli-Inter: il ritorno del vero Lukaku

Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Empoli-Inter parliamo della prestazione di Lukaku.
FINALMENTE DECISIVO – Empoli-Inter potrebbe diventare una partita importante nella stagione nerazzurra. In campo infatti si è finalmente visto Lukaku. Il vecchio Lukaku. Quello capace di decidere le partite. Ma anche solo di segnare. Nel 3-0 finale il contributo del belga è in due reti realizzate e una propiziata con l’assist. Una gradita notizia per Inzaghi.
PRESENZA OFFENSIVA – Lukaku è stato riproposto come titolare in coppia con Correa, per quella che ormai è una consuetudine in Serie A. Il belga doveva fare da riferimento per il reparto offensivo, restando alto, con l’argentino invece chiamato a cucire il gioco. Un compito non scontato visti i pochi spazi causati dalla densità difensiva dell’Empoli in zona centrale. Guardiamo la sua heatmap presa da Whoscored:
Evidente la sua presenza da prima punta. L’heatmap del report della Lega Serie A è ancora più esplicita:
Quindi, quando parliamo quindi di “vero” Lukaku si intende a livello di impatto sul gioco. Non come sfruttamento in campo. Un fatto importante per il suo rapporto con Inzaghi. Finalmente il numero 90 è riuscito a risultare decisivo nella partita, pur non giocando con spazi da sfruttare come con Conte. Senza tutti i ma delle ultime uscite.
GARA COMPLETA – Guardiamo la grafica dei suoi tocchi presa da Whoscored:
La maggioranza, a conferma di quanto detto prima, sono in zona centrale. Lukaku nei suoi 90 minuti ha toccato 30 palloni. Praticamente tutti dalla trequarti offensiva in su. A conferma del fatto che non è stato chiamato a scendere e cucire il gioco. Al suo attivo 20 passaggi, di cui 16 realizzati (80%) e ben 13 in avanti, a dimostrazione della sua capacità di aprire spazi e servire i compagni. Non a caso risulta primo nell’indice di rischio passaggio sul report della Lega Serie A. Un passaggio chiave, un’occasione da gol, un assist. Poi c’è stata la finalizzazione. Finalmente. 4 tiri (primo della partita), 2 in porta (sempre primo), 2 gol. Overperformando i suoi 0,24xG della partita. A completare una prestazione davvero di impatto 3 dribbling (primo della partita) e la corsa: 9,638 km totali con un picco di velocità in sprint terzo miglior dato dell’Inter. Il vero ritorno?
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