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Miranda al Jiangsu come Eder, Suning aiuta l’Inter? Ecco le possibili cifre

Joao Miranda si avvicina a grandi passi al Jiangsu, la squadra cinese di Suning, per un’operazione che ricorda da vicino quella che vide protagonista Eder nel luglio di un anno fa. La consorella cinese dei nerazzurri, oltre ad accollarsi l’elevato ingaggio del difensore brasiliano, aiuterà ancora l’Inter a fare cassa nell’ambito delle transazioni con società della stessa proprietà?

ASSE NANCHINO-MILANOJoao Miranda è pronto a raggiungere Eder a Nanchino, andando a occupare il quarto slot extracomunitario della squadra cinese insieme a Gabriel Paletta e Alex Teixeira, di fatto prendendo il posto di quel Ramires che un anno e mezzo fa era stato vero e proprio tormentone di mercato in chiave Inter. Beppe Marotta e Piero Ausilio, tornati nella serata di ieri dalla Cina, hanno approfittato della vicinanza con la dirigenza cinese per occuparsi della cessione di Miranda: il brasiliano infatti, prettamente per motivi anagrafici, non è mai stato considerato da Antonio Conte nel pacchetto dei difensori centrali nerazzurri per la prossima stagione. Il Jiangsu Suning, che nei giorni scorsi aveva fatto dei sondaggi anche per Gareth Bale, ha scelto il difensore dell’Inter come quarto extracomunitario per mettere a disposizione del tecnico romeno Cosmin Olaroiu una coppia difensiva Miranda-Paletta. L’Inter, dal canto suo, cercava una sistemazione all’ex Atletico Madrid dopo avergli rinnovato il contratto a dicembre scorso per evitare di perderlo a zero nel giugno appena passato.

VERITÀ SULLE CIFRE – L’Inter non sembrerebbe avere alcuna intenzione di liberare Miranda gratis, quindi. Per il difensore, cercato da tanti altri club come il Monaco e il Marsiglia, Marotta e Ausilio hanno sempre richiesto un indennizzo sui 2-3 milioni di euro. Ora le condizioni possono cambiare, favorevolmente per le casse nerazzurre, ma occhio a un aspetto: dall’estate 2017 in Cina i club locali che acquistano calciatori stranieri per cifre superiori ai 6 milioni sono sottoposti obbligatoriamente al pagamento di una tassa, c.d. luxury tax, pari al 100 per cento del prezzo con la parte raddoppiata destinata a un fondo di finanziamento per la crescita del calcio cinese. Ecco perché, peraltro, Eder fu ceduto a una cifra tra i 5 e i 6 milioni di euro un anno fa: in questo modo, l’Inter evitò una minusvalenza a bilancio e il Jiangsu rientrò nei parametri consentiti senza incorrere nella luxury tax. Di conseguenza, dalle casse del Jiangsu verrà versata una cifra sicuramente inferiore ai 6 milioni di euro, comunque utile all’Inter per iniziare a incassare dai tanti esuberi in rosa.

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