Manchester United-Inter senza attaccanti, dalla lacuna ecco un vantaggio
Manchester United-Inter di ieri a Singapore ha confermato ancora una volta come ai nerazzurri servano attaccanti. Fra assenze di vario tipo Antonio Conte è stato costretto a schierare una coppia d’attacco improvvisata, con Sebastiano Esposito e Samuele Longo, ma proprio da questa emergenza può nascere una risorsa. Ed è forse l’unica nota positiva di questa situazione.
HA RAGIONE – Quando Antonio Conte sbotta in conferenza stampa e dice che si aspetta acquisti in attacco non gli si può certo dare torto. Aver visto Lugano-Inter e Manchester United-Inter con la coppia formata da Sebastiano Esposito e Samuele Longo, per mancanza di alternative, è la dimostrazione lampante di come qualche problema, sulle tempistiche e non solo, per gli obiettivi dichiarati Edin Dzeko e Romelu Lukaku ci sia eccome. Con Mauro Icardi in vacanza a Ibiza fuori dal progetto, Lautaro Martinez non ancora rientrato dopo la Copa América, Matteo Politano infortunato e George Puscas appena aggregato alla tournée in Asia non c’erano però altre possibilità, perché le altre punte sono i Primavera Facundo Colidio ed Edoardo Vergani. Le mancanze offensive si sono manifestate soprattutto ieri a Singapore, con appena un tiro in porta e pochissima presenza dentro l’area, ma una cosa da salvare si può trovare e riguarda il più giovane.
ESPERIENZA CHE SERVE – In attesa dei rinforzi Conte deve fare di necessità virtù, e in questo chi ci guadagna maggiormente è Sebastiano Esposito. Il classe 2002 un anno fa non era nemmeno mai stato in Primavera, dove ha debuttato il 18 dicembre in Coppa Italia col Palermo (da subentrato, con doppietta), e ha bruciato le tappe a suon di gol e grandi numeri facendo pure l’esordio in prima squadra il 14 marzo in Europa League con l’Eintracht Francoforte. Il mese (come minimo) di allenamenti e amichevoli con i grandi gli sta consentendo di fare esperienza a livello professionistico, con un grado di difficoltà decisamente superiore rispetto a qualsiasi categoria giovanile: fin qui ha fatto vedere alcuni spunti, scontrandosi però con avversari più rodati che hanno saputo come fermarlo (soprattutto in Manchester United-Inter). Molti attaccanti usciti dalla Primavera hanno patito la differenza una volta passati in prima squadra, non riuscendo a ripetersi, ma per Esposito il solo fatto di trovarsi titolare faccia a faccia con squadre di primo livello (a diciassette anni appena compiuti) gli servirà per capire come comportarsi ai massimi livelli, migliorando e adattando così il suo gioco. Durante la stagione il bagaglio di conoscenze apprese quest’estate potrà tornargli utilissimo: un vantaggio per Esposito, ma anche per l’Inter che su di lui punta molto.