Lukaku uomo ovunque dell’Inter: impressionante l’heatmap stagionale
Lukaku all’Inter sta sommando numeri impressionanti (qui un riepilogo). Non sono solo i 9 gol in 11 presenze (come Ronaldo nel 1997/98) a sorprendere, bensì le statistiche che raccontano il suo coinvolgimento nella manovra nerazzurra. Ecco la sua heatmap stagionale dopo 11 gare di Serie A.
COINVOLGIMENTO AL TOP – Romelu Lukaku non è solo il miglior goleador dell’Inter a questo punto della stagione, con 9 gol in campionato. Soprattutto, non può essere definito un mero terminale offensivo, che chiude la manovra d’attacco nerazzurra con freddezza. E a certificare questo ci sono i numeri, corroborati graficamente dalla heatmap. Partiamo dai primi, e dai più sorprendenti: Lukaku ha all’attivo 132 recuperi in campionato (fonte dati: sito ufficiale Serie A). Dato che lo vede al 15° posto nella classifica generale: considerassimo solo gli attaccanti, sarebbe il primo. Inoltre, secondo quanto riporta SofaScore, tocca mediamente 34,5 palloni a partita, e questo dato rende l’idea di quanto coinvolto sia nel gioco dell’Inter. Mauro Icardi, per accogliere il paragone che vedrà protagonista Lukaku ancora a lungo, ne tocca a malapena 16, meno della metà. Nella heatmap qui sotto si può osservare come siano avvenuti tali tocchi.
UOMO OVUNQUE – La sua presenza in area è fisiologicamente evidente. Quello che forse sorprende è vedere l’intensità della sua presenza sulla trequarti, specialmente nella zona più a destra. Il motivo è semplice, ed è quello che si è potuto osservare in occasione del gol a Sassuolo (quello dell’1-2): a Lukaku piace ricevere la palla rasoterra, stopparla di sinistro e scambiarla con i compagni, aiutando tutta la squadra a salire. Come ha evidenziato oggi la “Gazzetta dello Sport” (qui l’articolo), il principale beneficiario dei passaggi del belga è Lautaro Martinez. La coppia d’attacco dell’Inter si è scambiata complessivamente 50 passaggi, di cui 33 da Lukaku all’argentino: un dato che certifica la grande intesa tra i due attaccanti. Tornando alla heatmap, si osserva anche come il numero 9 belga ami svariare su tutta la trequarti offensiva, senza inoltre disdegnare di scalare verso (e oltre) il centrocampo. Da qui, si spiega il suo apporto nel recuperare palla e far ripartire l’azione. Da qui, si spiega il suo coinvolgimento nella manovra dell’Inter, che ha stravolto i paradigmi di gioco a cui i nerazzurri ci avevano abituato nelle ultime stagioni.