Lukaku “spronato” da Icardi, adesso è arrivato il momento verità all’Inter
Lukaku ha gli occhi puntati addosso da due mesi, ma nelle prossime tre settimane la sua situazione mediatica può solo “peggiorare”. I paragoni inutili con Icardi si sprecano e c’è chi non aspetta altro per urlare “fallimento”. Una serie di sfortunati eventi paradossalmente può aiutare il centravanti belga a cambiare inerzia
ATTACCO DIMEZZATO – L’infortunio di Alexis Sanchez, operato oggi (vedi articolo), costringe l’Inter a correre subito ai ripari. La coperta corta in attacco obbliga un sacrificio. Niente mercato (a parametro zero…), piuttosto Sebastiano Esposito rinuncia ai Mondiali Under 17 in Brasile con la maglia della Nazionale Italiana (vedi articolo). Ma non è tutto. Non può essere tutto. L’Inter in zona gol deve recuperare terreno grazie ai titolari che Antonio Conte aveva ipotizzato a inizio stagione. Il 3-5-2 difficilmente può essere modificato ora, se non in favore del già testato 3-4-2-1 (quando Stefano Sensi sarà recuperato al 100%…) o del 3-4-3 (per sfruttare al meglio la varietà sulle fasce). Al centro dell’area servono i gol. E le opzioni sono contate. Non ci sono margini di errore.
IT’S LUKAKU TIME – Alle fine le opzioni di Conte sono esattamente due. Da una parte Lautaro Martinez, che si è sbloccato prima della sosta nella settimana più difficile per l’Inter. Gol al Barcellona nel 2-1 del Camp Nou e gol su rigore alla Juventus nell’1-2 a San Siro, ma senza vittorie. Dall’altra Romelu Lukaku, soprattutto lui. Il numero 9 ereditato da Mauro Icardi – che pure ha speso buone parole per lui (vedi articolo) – adesso è chiamato a fare la differenza sotto porta. Che sia l’uomo-gol o l’uomo-assist per Lautaro, poco importa. L’Inter non ha alternative. O meglio, non ha alternative credibili. Il buon Matteo Politano può essere utile per far rifiatare la coppia titolare, ma Conte non chiederà a lui i gol. Lo stesso vale per il classe 2002 Esposito. Le prossime sette partite diranno che tipo di stagione continuerà l’Inter dopo la sosta (vedi editoriale), a Lukaku il compito di fare la differenza. Gli tocca e non c’entra la spesa fatta dall’Inter ad agosto. Inutile nascondersi, sperando anche che i problemi fisici siano superati: adesso scocca l’ora di Lukaku.