Lukaku segna il suo primo gol con il Chelsea. Ed è un autogol dell’Inter
Lukaku è pronto a diventare – nuovamente – un calciatore del Chelsea. Bisogna limare solo gli ultimi dettagli, ma per l’Inter è praticamente tutto definito. Un addio preannunciato e voluto da tutte le parti, sebbene nessuno voglia esporsi mediaticamente. Ma l’operazione nel suo complesso rischia di complicare ulteriormente la situazione nerazzurra. Almeno in prospettiva
OBIETTIVO RAGGIUNTO – Manca solo l’annuncio ufficiale. Ma i dubbi non c’erano da giorni. Tra qualche ora Romelu Lukaku tornerà a essere un calciatore del Chelsea. Per la terza volta in carriera. Nelle prime due occasioni non andrò bene. Anzi, andò malissimo. Sono ancora oggi zero i gol segnati in partite ufficiali con la maglia dei Blues di Londra. Nel 2021, a 28 anni, il centravanti belga non ha neppure più bisogno del campo da gioco per andare in rete. La firma sul suo prossimo ricchissimo contratto (sarà l’ultimo a certe cifre?) varrà come gol. Che poi non è altro che una traduzione più strategica e meno calcistica della parola “obiettivo”. In questo caso, l’obiettivo è andato a segno. Lukaku è diventato adulto.
AUTOGOL NERAZZURRO – L’obiettivo di Lukaku con il Chelsea-ter è stato raggiunto. Ma è stato raggiunto anche l’obiettivo dell’Inter (leggi “Suning“, ndr). E questa operazione non può che essere considerata un autogol da parte dell’Inter. Non per la cessione di Lukaku, che è una scelta comprensibile da tutte le parti, avendogli pure lasciato la possibilità di decidere (vedi editoriale). Ma per il post-Lukaku, che non potrà avere un senso per l’Inter. Venissero confermati i 115 milioni di euro in entrata, di cui solo circa un terzo da reinvestire, non potrebbe esserci un dopo Lukaku degno della storia nerazzurra (vedi focus). In attesa di capire chi erediterà la maglia numero 9 dell’Inter e a che costi, questo è il vero problema. Se non è un autogol questo…