Lukaku-Lautaro Martinez: l’Inter ha costruito l’attacco con due atti di forza
Lukaku e Lautaro Martinez stanno trascinando l’Inter, verso lo scudetto, a suo di gol. I nerazzurri hanno costruito un’irresistibile coppia d’attacco con due dimostrazioni di forza
DEVASTANTI – Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. Lautaro Martinez e Romelu Lukaku: nomi e cognomi che insieme suonano benissimo, qualunque sia l’ordine degli addendi. Una coppia d’attacco da quasi 40 gol in serie A, e una miriade di giocate impossibili da raccontare con i numeri. La prestazione, e le due reti rifilate al Sassuolo, hanno mostrato tutto il loro valore, ma anche il vero motivo per cui Antonio Conte può permettersi di tenere i suoi attaccanti così lontani dalla porta, in fase di non possesso.
ATTI DI FORZA – Ma le qualità di questi due ragazzi sono note da almeno un anno e mezzo. Conte ha cambiato la carriera di Lautaro Martinez (l’ha confessato lui e siamo disposti a credergli volentieri), ma l’ex tecnico del Chelsea ha anche fatto di tutto per avere Lukaku. Tanta parte del primato in classifica va ricercata in una doppia dimostrazione di forza che, prima dell’allenatore, ha fornito la società Inter.
NECESSARIO – La prima in ordine di tempo risale all’estate del 2019, che Conte affrontò per tre quarti senza l’attacco titolare. Un’estate turbolenta e di ricostruzione per l’Inter, infiammata dall’asta con la Juventus per avere Lukaku, a quell’epoca emarginato dal Manchester United. In quei mesi estivi il prezzo del belga era salito alle stelle, e qualcuno in Italia si chiedeva se ne valesse davvero la pena. Spinta dalle convinzioni del suo tecnico, l’Inter ha mostrato i muscoli e comprato una montagna di muscoli: quelli di Lukaku, che oggi valgono un distacco siderale e rassicurante sulle inseguitrici.
STRETTO – Ma il vero capolavoro risale all’estate successiva, quella del 2020, in cui il Barcellona pareva avere un unico obiettivo: l’acquisto di Lautaro Martinez. Ad ogni costo, o quasi. Già, perché il Barcellona faceva leva su proposte al ribasso e sulla pressione mediatica posta dai media spagnoli, oltre che su un’offerta d’ingaggio obiettivamente impareggiabile. Ma anche in quell’occasione Giuseppe Marotta pose il veto sull’addio dell’argentino ad un prezzo inferiore rispetto al valore effettivo. Quell’estate non fu facile per Lautaro Martinez, oggetto di critiche dopo la ripartenza della serie A. Ma quei momenti paiono solo uno sbiadito ricordo, oggi: la Lu-La continua a brillare di luce propria. Ed è irresistibile.