Lukaku in Belgio-Portogallo si occupa soprattutto della battaglia fisica
In Belgio-Portogallo Lukaku ha dovuto puntare sulle sue doti fisiche. La gara è stata complicata, di lotta, e il centravanti si è adattato.
PARTITA DI SCIABOLA – Belgio-Portogallo è stata una partita fisica, dura, più di lotta di quanto ci si aspettava sulla carta. Soprattutto i portoghesi hanno puntato molto sulla lotta, intervenendo in modo duro senza farsi troppi problemi. Aiutati anche da un metro arbitrale generoso. Simbolo di questa lotta è Lukaku. Che ha passato tutta la gara a sgomitare per fare, come al solito, da riferimento offensivo.
SPALLE ALLA PORTA – Il Belgio non ha sviluppato il suo solito possesso. Con baricentro altro e scambi insistiti. Soprattutto dall’inizio del secondo tempo ha lasciato il pallone agli avversari, aspettando nella propria area. Cercando le ripartenze. Lukaku ha giostrato principalmente in zona centrale, come di consueto in questi Europei. Vedendo molto poco l’area avversaria. Ecco la sua heatmap presa da Whoscored:
Da notare la zona blu nell’area dello stesso Belgio, che conferma quanto spesso il Portogallo si sia spinto in area avversaria. I tocchi del numero nove sono stati in totale 30. Ecco la grafica che li rappresenta:
La difesa avversaria ha contenuto bene i diavoli rossi, impedendo praticamente a tutti di entrare in area. Il centravanti dell’Inter si è trovato per lo più ad agire appena fuori, spalle alla porta, cercando scambi corti coi suoi compagni. O a cercare le ripartenze da centrocampo con la sua tipica progressione. I suoi 3 dribbling sono il secondo valore più alto della partita. Non ha avuto molte occasioni per mettere in mostra le sue doti realizzative, ma si è calato perfettamente in quello che la partita richiedeva. Una gara di lotta e sacrificio, di falli fatti e subiti. Senza tirarsi indietro