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Lukaku e il problema del rientro lento: ambiente Inter in subbuglio

Il rientro lento di Lukaku sta causando del malumore nell’ambiente Inter. E il giocatore dovrebbe rendersi conto della situazione. Il suo ritorno ha creato delle aspettative. Passare da eroe a colpevole può essere un passo molto breve.

RITORNO A RILENTO – La nuova esperienza di Lukaku all’Inter non sta andando esattamente come sognato. Da lui, ma soprattutto dall’ambiente nerazzurro. Il gol all’esordio col Lecce, come la prima volta, ad oggi rappresenta una dolce illusione. Già dalle giornate successive il belga aveva mostrato una condizione ancora da migliorare per arrivare a un impatto di livello. Ma prima ancora di abbozzare questo discorso si è infortunato. Il suo problema fisico più lungo dai tempi dell’Everton. Uno dei peggiori subiti in carriera. Da cui non è ancora recuperato del tutto. Una questione che fa un certo rumore col calendario che si avvia verso ottobre.

ASPETTATIVE TRADITE – Il ritorno di Lukaku all’Inter non è stato una questione banale. Economicamente, ma anche come aspettative tecniche. In nerazzurro è tornato l’MVP della Serie A dell’anno dello scudetto. Un elemento da sessantaquattro gol in due stagioni. Che ha voluto fortemente il ritorno a Milano e parlato apertamente di obiettivi di vittoria. Da ottenere anche se non soprattutto grazie a lui. Insomma, un carico notevole di aspettative. Che al momento sta tradendo. E a questo dovrebbe fare attenzione.

TRADIMENTO FRESCO – Lukaku due anni fa è scappato al Chelsea in una notte di trequarti di estate. Abbandonando la tifoseria che lo aveva visto diventare grande dal punto di vista calcistico, leader di un gruppo vincente, per cercare un riscatto in quella Londra che non lo ha mai accolto. Un tradimento ancora fresco, che ha portato a dei rimpianti nella stagione scorsa. Il belga quindi aveva già qualcosa da farsi perdonare. Partire così piano, dando la sensazione di risparmiarsi per i Mondiali, farà inevitabilmente riemergere tutta l’amarezza per quell’addio. Facendo montare le voci negative attorno a lui.

DA EROE A COLPEVOLE – Lukaku insomma dovrà tapparsi le orecchie. Servirà il rendimento in campo per cambiare le cose. Ma attenzione anche qui: la squadra è in un momento delicato. E dovrà uscirne senza il suo leader o con lo stesso in condizioni approssimative. Il belga non solo non ha alibi, ma rischia di diventare molto in fretta il capro espiatorio. Doveva essere una soluzione, sta diventando un problema.Da ergerlo a leader ad abbattere il totem il passo può essere molto breve. Lukaku farebbe meglio a rendersene conto.

 

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