L’Udinese di Tudor non va sottovalutata, ha idee chiare e corsa
L’Udinese di Tudor viene da una sconfitta, ma i numeri parlano di una squadra in forma. L’Inter deve prendere con le pinze i bianconeri.
TATTICA – L’Udinese di Tudor tatticamente lavora principalmente sul 3-5-2, quindi un modulo speculare a quello di Conte che può dare dei problemi come visto contro il Cagliari. L’attacco però può variare la sua composizione se necessario. Lo sviluppo del gioco prevede un fraseggio corto tra difesa e centrocampo, ma anche i lanci lunghi per raggiungere le punte e ripartire veloci. Il possesso, anche se non ricercato, non viene nemmeno totalmente abbandonato. Il gioco dei bianconeri si sviluppa di preferenza sugli esterni.
STATISTICHE – L’Udinese ha avuto le prime due partite in casa, contro Milan e Parma, vincendo la prima e perdendo la seconda. I numeri parlano di 2 gol fatti e 3 subiti, ma bisogna indagare più a fondo. La sconfitta per 1-3 contro i gialloblù infatti è fuorviante se si leggono i dati: 17 tiri prodotti, 12 in porta, 10 parate di Sepe. La squadra non è in crisi insomma. I bianconeri per di più in Serie A sono al quarto posto per km percorsi (con 108,643 di media) davanti proprio all’Inter di Conte. I giocatori che toccano più palloni a conferma di quanto detto prima sono i tre difensori, gli esterni e in mezzo al campo Jajalo, Mandragora e De Paul.
DETTAGLI – Gli uomini di riferimento classici sono De Paul, l’uomo che porta qualità e gioco, e Lasagna, la punta veloce da ripartenza e campo aperto. Alla corte di Tudor è appena tornato Okaka, sempre utile come riferimento per il gioco lungo e decisivo nella seconda parte della scorsa stagione, ma non sarà della partita. Becao è la sorpresa delle prime giornate: match winner col Milan, in difesa si è subito ritagliato un ruolo importante, integrandosi con Ekong e Samir. L’altro nuovo acquisto Jajalo ha fatto lo stesso in mediana.