Lotito e l’autogol Lazio in UEFA: ha davvero ancora senso parlare di calcio?
La Lazio di Lotito punta a entrare nella storia per la vittoria dello Scudetto 2019/20. Questo è palese e sarebbe anche legittimo, finché non viene meno il rispetto dell’avversario e del regolamento (UEFA e non solo). L’ultimo uscita del numero uno biancoceleste ufficializza un marcio sempre più evidente nel mondo del calcio
UEFA SNOBBATA – Un passaggio dell’intervista odierna di Claudio Lotito al quotidiano “La Repubblica” (vedi dichiarazioni) è passato in sordina. O meglio, non è stato trattato mediaticamente a dovere, prendendolo per buono così com’è. Il Presidente della Lazio, infatti, in questo estratto ha espresso quanto di più grave e anti-sportivo possibile: «Ripartire comunque in parte ci penalizza. Noi avevamo fatto una scelta, sacrificando l’Europa League. Se si ripartisse giocheremo due volte a settimana, perderemmo un vantaggio. Noi avevamo fatto una scelta, ritenendo di non potercela giocare su tre fronti avevamo sacrificato l’Europa League, visto che per orari e spostamenti era la competizione più scomoda. Così avremmo giocato una volta a settimana mentre gli altri due volte. Se si ripartisse giocheremmo tutti due volte a settimana». Tradotto: la Lazio è uscita dalla competizione UEFA senza giocarsela al massimo delle sue possibilità pur di concentrarsi sul sogno Scudetto in Serie A. Da regolamento, sanzionabile con squalifica.
CALCIO FALSATO – Un concetto che è impossibile da accettare e dare per buono. Un’assurdità che cancella ogni valore sportivo per una mera strategia, resa pubblica nel modo peggiore possibile. La Lazio anche per questo motivo vuole ripartire a tutti i costi, ignorando la normativa sulla sicurezza di atleti e dipendenti vari. C’è uno scudetto da vincere a tutti i costi, anche facendo uso di mezzi poco legittimi. Per il momento stanno tutti in silenzio, ma vale davvero la pena ripartire su queste basi? Non è questo lo spirito sportivo, nemmeno quando in palio ci sono trofei e soldi (tanti). La Lazio sul campo – almeno in Italia – ha dimostrato di giocarsela alla pari con tutti. Con la Juventus capolista e con l’Inter, che segue in classifica. Nonostante questi meriti sportivi, la sabbia su cui si regge il castello di Lotito non può essere apprezzata. Si parla di modificare i regolamenti pur di ripartire, ma a questo punto vale la pena rifondare tutto il mondo del calcio, ormai snaturatosi in nome del dio Denaro. E non solo quello. La UEFA intervenga subito, prima che sia davvero troppo tardi.