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L’Inter ha bisogno della “seconda regia”: Calhanoglu non si è ancora visto

L’Inter ha bisogno di Hakan Calhanoglu. Il turco si è visto poco in tutto il ritiro e col Villarreal è apparso come bloccato. Per l’esordio in Serie A serve un altro impatto.

NON SOLO UN REGISTA – Inter-Villarrea ha mostrato ancora una volta quanto sia dura la vita senza Brozovic. Asllani, il sostituto designato per il presente e soprattutto per il futuro, ha dimostrato per la prima volta qualche peccato di gioventù. E quindi la necessità di “studiare” ancora dal professore croato. Ma la forza dell’Inter di Inzaghi nella scorsa stagione stava in una regia varia, guidata da Brozovic, ma capace di alternare i suonatori come in una grande orchestra. E questo chiama in causa Hakan Calhanoglu.

COPPIA IN REGIA – Il turco nel 2021-2022 si è reinventato centrocampista. Con volontà e applicazione. Dopo i primi mesi di ambientamento è diventato un titolare irrinunciabile proprio per la sua qualità e la capacità di dare alla squadra la seconda regia. Integrandosi e completando il lavoro di Brozovic. Alternandosi nell’impostazione, con movimenti fluidi e dinamici. E questo nell’estate nerazzurra non si è ancora visto.

ORCHESTRA MALDESTRA – Calhanoglu nel corso della sua prima stagione in nerazzurro si è imposto come uno dei leader della squadra. A centrocampo ha spesso preso le redini in mano, gestendo palloni e gioco, anche in presenza di Brozovic. A Pescara col Villarreal invece è sembrato come spaesato. Con Asllani non c’è la stessa intesa, i movimenti non fluiscono naturali. E il turco si è come bloccato. Forse per troppo rispetto per il giovane compagno, non lo ha mai “sovrastato” nella regia, nemmeno quando l’albanese era in evidente difficoltà. E questo ha privato l’Inter sia della prima che della seconda regia. Rendendo la musica dell’orchestra piatta, prevedibile, e pure con qualche stonatura.

CRESCITA NECESSARIA – L’Inter a Lecce potrebbe trovarsi a giocare ancora con Asllani titolare. Ma in generale, potrebbe succedere ancora in futuro. E all’Inter non servirà solo che l’albanese migliori il suo rendimento, ma anche che Calhanoglu dia il suo contributo. Quello vero. Da secondo regista, ma anche da primo se serve. Con personalità e qualità. Senza “nascondersi” sul centrosinistra, spostandosi e gestendo il pallone. All’Inter nel campionato che sta per cominciare serve il miglior Calanhoglu. E serve pure subito.

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