L’Inter è tornata ed è tornato anche Inzaghi: e se non fosse un caso?
Nelle ultime partite dell’Inter è evidente anche la mano di Inzaghi. Il tecnico è tornato a proporre soluzioni tattiche specifiche. E anche grazie a questo sono tornati i risultati.
CAMBIAMENTO GENERALE – L’Inter, a spanne dalla partita col Verona, è tornata una squadra capace di vincere. E di vincere bene, con movimenti collettivi fluidi, giocate di qualità, uno spartito tattico interessante e vario. Tutto quello insomma che non si è visto per due mesi, quando tutto sembrava immobile e cristallizzato. E questo cambiamento ha coinvolto anche Inzaghi. Ovvero l’uomo al timone, il grande architetto di questa squadra. Che è tornato ad avere un ruolo attivo nei risultati.
MOMENTO PASSIVO – La gestione del tecnico è stata brillante, davvero brillante nei primi mesi. Inzaghi ha proposto molte soluzioni, studiando di volta in volta correttivi tattici a seconda degli avversari. Poi questa verve è andata esaurendosi, per spegnersi completamente o quasi nel momento peggiore della stagione. Quando l’Inter era sempre uguale, con lo stesso spartito e infatti gli stessi vizi e le stesse virtù. Dal Verona invece sono tornati i tocchi del tecnico. Casualmente proprio quando è tornata l’Inter tutta. E la vittoria sul Milan nasce proprio da qui.
RINASCITA COLLETTIVA – Inzaghi ha affrontato il ritorno di Coppa Italia con una preparazione unica e scelte specifiche sugli uomini (vedi Darmian). Determinanti per la vittoria, e studiate sull’avversario e sulle necessità di una gara con un contesto unico. Una gestione attiva, col tecnico che ha messo mano alla sua squadra e i giocatori che hanno interpretato al meglio. Tutti insieme. Così l’Inter è tornata.