L’Inter e l’attenzione alle formule dei trasferimenti, una necessità finanziaria

Il mercato dell’Inter lavora su equilibri complessi. I dirigenti devono studiare ogni operazione nei minimi dettagli in modo da trovare le risorse per fare tutto il possibile.
MERCATO SEMPLIFICATO – Nel parlare del mercato dell’Inter spesso si semplificano le operazioni. “L’Inter ha preso Asllani per 14 milioni”, per fare un esempio sentito più volte negli ultimi giorni. Ma succede veramente così? La risposta è non del tutto. La frase in sé non è falsa, solo appunto semplifica un concetto che spesso è più articolato. E quell’articolazione serve ai dirigenti per far quadrare i conti.
PRESTITI E RISCATTI – Sempre prendendo Asllani come esempio, vediamo che l’operazione si divide in prestito e riscatto. E anche per Bellanova pare che l’Inter stia chiedendo lo stesso artificio. Il commento medio a queste cose è che la società non ha soldi e quindi cerca di non pagare. Ma non è esattamente così. Certo, il rosso di bilancio è un fattore, ma i prestiti non cambiano le questioni di bilancio in senso stretto. Anno su anno resta tutto uguale anche con operazioni così costruite, semplificando. Il nodo è finanziario. Cioè il vero problema nerazzurro degli ultimi due anni.
QUADRO DA COMPORRE – Articolare le operazioni coi prestiti permette di spalmare i flussi di pagamento. Spostando così le necessità effettive di avere soldi, cioè quelle finanziare. Non solo numeri su un bilancio. I dirigenti dell’Inter lavorano su un filo sottile. Ogni dettaglio conta. Ogni risorsa può fare comodo. Trovare la formula giusta per ogni singola operazione può aiutare a migliorare il quadro complessivo. Sbloccando in un certo senso riserve per altri colpi. Sempre per semplificare, magari coi prestiti di Asllani e Bellanova si può aumentare l’offerta per Lukaku. Un lavoro certosino. Darà i suoi frutti?
Bonus Scommesse
