L’Inter alza tanti palloni, ma il gol di testa è un problema
L’Inter è la squadra che crossa e batte più calci d’angolo di tutta la Serie A, ma il gol di testa è sempre difficile da trovare e questo penalizza la squadra di Spalletti
Il pareggio a reti inviolate ottenuto ieri contro l’Udinese ha confermato due aspetti dell’Inter in questa stagione, la solidità difensiva e la difficoltà nel trovare la via della rete. I nerazzurri hanno la seconda difesa del torneo, ma solo il sesto attacco e analizzando nel dettaglio quest’ultimo aspetto emerge una difficoltà nei colpi di testa che penalizza sicuramente i nerazzurri, soprattutto considerando le indubbie doti aree possedute da diversi giocatori della rosa nerazzurra. L’Inter infatti è la squadra che alza più di tutte il pallone, prima sia nella classifica dei cross (362, seconda la Juventus con 302) che su quella dei calci d’angolo (264, seconda ancora la Juventus con 229) eppure è soltanto sesta nella classifica dei gol di testa, 12, alle spalle di Atalanta, Juventus, Cagliari e Spal.
TORRI POCO UTILIZZATE- Il dato risulta ancora più deludente se si considera che all’Inter non mancano certo gli specialisti e le torri e fa sensazione pensare che il “capocannoniere” di testa sia uno che torre non è come Lautaro Martinez, 3 gol, a pari merito con Mauro Icardi, seguono poi de Vrij e Nainggolan con 2 reti di testa e infine Perisic e Gagliardini con una. Mancano all’appello altri colpitori come Skriniar, Vecino, D’Ambrosio che quest’anno, perlomeno in campionato (Vecino ha segnato contro il Tottenham alla prima di Champions) non hanno trovato la via della rete con quello che è uno dei loro riconosciuti punti di forza. L’Inter quindi ha delle torri ma non le sfrutta a dovere, va detto che spesso i cross non sono dei migliori e anche su questa lacuna tecnica bisognerà lavorare, ma spesso non si cercano gli schemi per metterle in condizioni di colpire. Un problema in più per una squadra che quest’anno, forse complice anche tutto quanto è successo con Icardi che ha vissuto la sua peggiore stagione in termini realizzativi da quando è in Italia, contribuisce ad aumentare la sterilità offensiva dei nerazzurri.