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Lazaro alzati e cammina passa di moda all’Inter: Inzaghi speranza vana

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Lazaro non trova spazio con Inzaghi né lo troverà più in là, ma in casa Inter bisogna fare più di un ragionamento prima di lasciarlo partire per l’ultima (?) volta. L’esterno destro austriaco fatica a convincere tutti gli allenatori e le squadre che ormai gli danno fiducia solo in prestito, anche se forse solo l’attuale tecnico nerazzurro riuscirebbe a recuperarlo e valorizzarlo. Forse…

ESUBERO CICLICO – Spulciando l’attuale rosa dell’Inter spunta un nome che, se messo a disposizione di Simone Inzaghi, potrebbe ancora rilanciarsi. In qualche modo. Perché nel 3-5-2 gli esterni tuttofare qualcosa di buono riescono a produrlo con un po’ di apprendimento e soprattutto sacrificio. Motivo in più per ribadire come la carriera di Valentino Lazaro sia inspiegabile. Il classe ’96 austriaco è ancora sotto contratto con l’Inter fino al 30 giugno 2024 ma non ha più un posto in rosa. Ciò significa che per la prima volta non potrà lasciare Appiano Gentile in prestito… se non dopo aver rinnovato il contratto per un’altra stagione. Si lavora alla cessione a titolo definitivo ma evitare la minusvalenza non è semplice. E ipotizzare la rescissione anticipata del contratto, per svincolarlo, sarebbe un ulteriore autogol nell’affare. Tornato a Milano al termine dell’ennesimo prestito – l’ultimo al Torino – Lazaro si illude dello “scambio di maglie” con Raoul Bellanova, suo erede in maglia granata (via Cagliari) dopo la stagione all’Inter. Il 27enne di Graz adesso è chiuso ufficialmente dal pari ruolo Juan Cuadrado, che può essere il suo modello ideale. Quello a cui ispirarsi per diventare un esterno destro concreto. Un quinto funzionale al gioco di Inzaghi e al livello dell’Inter. Eppure il livello di Lazaro non è così basso come si lascia pensare. Resta il problema principale: Lazaro per l’Inter è un esubero. Al pari di altri compagni, a partire dal “capofila” Stefano Sensi ma non solo. Tutti da piazzare entro un mese.

Dieci anni dopo l’esordio tra i Pro

CARRIERA INSPIEGABILE – La domanda sorge spontanea: ma Lazaro è davvero così inaffidabile? Cresciuto nel Salisburgo – che l’Inter affronterà in amichevole il 9 agosto prossimo -, con cui calca anche il palcoscenico della Champions League, Lazaro lascia la Bundesliga austriaca per quella tedesca dopo nemmeno quattro stagioni. Arriva la chiamata dell’Hertha BSC di Berlino, dove in due anni cresce ma senza specializzarsi in un ruolo preciso. L’Inter segue Lazaro da quando è un trequartista, praticamente un attaccante aggiunto, ma negli anni viene arretrato sempre di più e relegato in fascia, finendo a fare anche il difensore. Da ala a terzino, sporadicamente in mezzo e talvolta anche a sinistra. Da esterno destro, però, convince l’Inter a puntare su di lui. Un’avventura che dura sei mesi. Da comparsa. Poi prestiti su prestiti. Prima il Newcastle in Premier League, ma sei mesi in Inghilterra non convincono nessuno. Niente riscatto ed ecco il Borussia Monchegladbach (con Yann Sommer numero 1 e Marcus Thuram 10, ndr) in Germania. A seguire il Benfica in Portogallo. Due stagioni in giro, sempre sul palcoscenico della Champions League, ma alla fine torna sempre all’Inter. Infine il prestito al Torino, in Serie A, ma anche stavolta senza riscatto. Il girovagare dell’austriaco si arresta così. Quale futuro per Lazaro?

Lazaro sempre di troppo nella rosa Inter

FUTURO INCERTO – Nelle ultime quattro stagioni Lazaro riesce nell’impresa di non migliorarsi e di perdere addirittura la Nazionale Austriaca, che non lo convoca da giugno 2022 dopo aver debuttato appena 18enne. Ciò non significa che siamo di fronte a un ex calciatore. Tutt’altro. Lazaro ha ancora “solo” 27 anni e tutto il tempo per rimediare al passaggio a vuoto post-Inter. A Lazaro la scelta di evitare di diventare, nella storia del calciomercato, il Dalbert della fascia destra nerazzurra. Perché la carriera calcistica e la storia interista di Lazaro stanno andando esattamente nalla assurda direzione dell’ex Dalbert. Che sia un’operazione fallimentare non ci sono più dubbi ormai, che non sia minimanente recuperabile aspettiamo per dirlo. In caso di rinnovo “strategico” e di ennesimo arrivederci finalizzato all’ammortamento nel bilacio, Lazaro il 1° luglio 2024 potrebbe tornare nuovamente all’Inter. E prendere momentaneamente il posto di Cuadrado, nel caso in cui non rinnovi il suo contratto annuale. Al contrario, in caso di addio quest’estate, Lazaro potrebbe rilanciarsi lontano dall’Inter. Proprio come ci si auspica per gli altri investimenti fallimentari del recente passato, da Joaquin Correa al già citato Sensi. A un mese dalla chiusura del mercato estivo 2023, la situazione è la stessa di ogni anno. Anche se affidarlo a Inzaghi, piuttosto che mandare ufficialmente in fumo l’investimento fatto, non sembra un piano alternativo così assurdo, per l’esterno austriaco non c’è posto nella rosa nerazzurra e c’è un problema insormontabile: il contratto lo vincola all’Inter senza grossi margini di manovra in uscita ma non basta per la permanenza. Evidentemente la fase della risurrezione calcistica attraverso il blasfemo «Lazaro, alzati e cammina!» ad Appiano Gentile è già passata di moda…

Pubblicato da
Andrea Turano

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