Lautaro Martinez non si è ancora preso l’Inter, ma numeri mai così brillanti
Lautaro Martinez è alla stagione della maturazione definitiva con l’Inter. E nonostante un lieve appannaggio e qualche errore di troppo dal dischetto, i numeri lo confermano.
ALTI E BASSI – Sembra paradossale dirlo, ma Lautaro Martinez non è più uno dei protagonisti principali dell’Inter. Con 40 gol complessivi nelle ultime due stagioni, l’argentino era uno dei volti più riconoscibili della squadra Campione d’Italia. Cosa che invece non si conferma in questa prima metà di stagione. Perché l’Inter di Simone Inzaghi è meno legata ai singoli ed esalta di più il collettivo. E anche perché sul numero 10 gravano i due errori dal dischetto contro Milan e Cagliari. Due momenti, per certi versi due istantanee, fin troppo ingigantiti al di fuori del rettangolo verde, e che rischiano di compromettere il giudizio sull’attaccante. Che, nonostante tutto, sta giocando la miglior stagione della sua carriera, stando ai numeri.
NUMERI TOTALI – Analizzando i numeri di Lautaro Martinez in questa Serie A, il conto è molto semplice: 11 reti in 17 presenze. Con l’Inter il Toro non era mai riuscito a raggiungere così in fretta la doppia cifra di gol (ci ha messo 15 partite). Giusto per dare l’idea, l’argentino è già a -3 reti dalla stagione 2019/20 e a -6 dalla scorsa. Questo significa che la sua media realizzativa in campionato è notevolmente migliorata. Ma del resto è sempre stato un trend crescente per Lautaro Martinez: 0,40 nel primo anno con Antonio Conte, poi 0,45 la scorsa stagione, fino allo 0,65 di quest’anno.
Cosa manca a Lautaro Martinez per il salto definitivo
MATURARE – I numeri di Lautaro Martinez in questa Serie A non si discutono, tuttavia il suo percorso di crescita non è ancora completo. Dopo il rinnovo degli scorsi mesi, l’argentino è l’attaccante più pagato della rosa dell’Inter e deve di conseguenza assumersi maggiori responsabilità, anche in termini di leadership. In questa prima metà di stagione il suo apporto è venuto meno in Champions League, il suo terreno di caccia preferito due anni fa (5 gol in 6 presenze). Pertanto gli ottavi contro il Liverpool saranno l’ennesimo banco di prova per il 10 argentino, per affermarsi definitivamente come leader offensivo del presente e del futuro nerazzurro.