L’Atalanta di Gasperini è la solita certezza. Il suo calcio offensivo si è arricchito di nuovi elementi, con una certa variabilità tattica. Pasalic sta avendo un rendimento di cui si parla troppo poco.
TATTICA – Il modulo di riferimento dell’Atalanta di Gasperini è sempre il 3-4-3. Il tecnico però mai come quest’anno è aperto a varie interpretazioni. L’attacco può essere sia con un tridente con due trequartisti dietro una punta che con un trequartista dietro a due punte. Il tecnico cerca sempre di avere equilibrio tra i suoi elementi offensivi, senza sbilanciare troppo la squadra. In mediana Koopmeiners è l’elemento che cambia l’interpretazione: con lui a centrocampo c’è più regia, si gioca più aperti e con una maggiore propensione offensiva. L’Atalanta in questa stagione sta sviluppando anche il 4-2-3-1, o in partite contro difese molto chiuse o per cercare il recupero del risultato.
STATISTICHE – Il rendimento dell’Atalanta in questa stagione è molto migliore in trasferta che in casa. A Bergamo su 9 gare 3 vittorie, 3 pari e 3 sconfitte, vale a dire tutte quelle subite in stagione. I nerazzurri sono sempre una formazione a trazione anteriore: con 44 gol segnati sono il terzo miglior attacco in A, primi per reti su azione manovrata con 35. I momenti più prolifici sono gli ultimi 15 minuti dei due tempi: 9 reti a fine primo e 11 a fine secondo. Per superare le difese avversarie il dribbling è una risorsa: gli uomini di Gasperini sono quinti in A pre dribbling a gara. Meno bene in generale la difesa, e un fattore è anche Musso. Infatti i bergamaschi sono penultimi in campionato per parate con 43.
DETTAGLI – Demiral, che fa il centrale della difesa a tre, ultimamente è stato chiamato da Gasperini a un’interpretazione insolitamente offensiva del ruolo. Il turco si è così trovato ad alzare la sua posizione, quasi da centrocampista aggiunto, finendo anche ad attaccare in verticale l’area avversaria. De Roon, da sempre equilibratore della mediana e infatti è terzo per km percorsi e per contrasti, in questa stagione si è trovato anche a giocare a destra in difesa, in un ruolo spesso ibrido. A volte faceva il braccetto, a volte saliva diventando mediano con cambio di modulo verso il 4-2-3-1. Koopmeiners, come detto sopra, è il vero regista di centrocampo e si sta ritagliando un ruolo di qualità: quinto per passaggi medi e per lanci lunghi, quarto per occasioni da gol e passagi chiave. Pasalic è l’eroe nascosto di questa Atalanta: secondo miglior marcatore con 8 gol, primo negli assist con 5, è un elemento prezioso sia come equilibratore offensivo che per i suoi movimenti senza palla.
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