La Salernitana di Colantuono ha molti limiti, ma non rinuncia a provarci
La Salernitana è ultima in Serie A e i numeri riflettono tutte le difficoltà della squadra. Non per questo però gli uomini di Colantuono si danno per sconfitti in partenza.
TATTICA – La Salernitana con Castori aveva come modulo di riferimento il 3-5-2. Con Colantuono invece principalmente si è visto il 4-3-1-2, ma la difesa a tre resta sempre come riserva. Lo stile di gioco è basato su difesa e contropiede, senza velleità particolari di costruzione. Un gioco diretto e verticale, che punta principalmente sulla fascia sinistra fonte del 43% delle azioni.
STATISTICHE – Nelle ultime sette partite solo un pari, col Cagliari, nelle ultime tre solo sconfitte con ben otto gol al passivo. La Salernitana è il peggior attacco della Serie A con undici gol segnati. Nove di questi sono arrivati nel secondo tempo. In generale la squadra ha trovato il gol solo in sette partite. Non va molto meglio in difesa: i trentasette gol subiti valgono il penultimo posto in campionato. Solo nella sfida col Genoa i granata non hanno subito reti. Questo malgrado l’apporto di Vid Belec che con sessanta parate è al secondo posto in campionato. Gli uomini di Colantuono sono ultimi per possesso palla con appena il 39,8% medio. Il gioco punta molto sulle fasce: sesti per cross a partita.
DETTAGLI – Lassana Coulibaly, quello col numero 2, è il miglior giocatore per rendimento secondo i rating di WhoScored: quarto per passaggi medi (primo tra i centrocampisti), primo per km percorsi, per dribbling e secondo miglior marcatore con due reti. Franck Ribéry è il centro della manovra offensiva: secondo assoluto per passaggi medi, primo per occasioni da gol, per assist con due, secondo per dribbling. In attacco un grande contributo lo sta fornendo l’ex Federico Bonazzoli: miglior marcatore della Salernitana con tre reti, primo per falli subiti con 2,3 a gara e in assoluto terzo in tutta la Serie A con trentasei.