La rosa extra-large dell’Inter è un problema per Conte e per il ritiro
Conte nel ritiro dell’Inter si trova ad allenare una rosa diversa da quella che sogna. Un problema di mercato, ma anche di lavoro effettivo da non sottovalutare.
DOPPIO PROBLEMA – L’Inter, anche se sul mercato a detta di tutti è immobile, ha una rosa extra-large in ritiro. Una conseguenza degli strani tempi di questo mercato, ma soprattutto delle difficoltà nelle cessioni. Un problema di mercato, certo. Ma non va sottovalutato quanto questo complichi anche il lavoro di Conte.
INIZIO RAPIDO – Uno dei grandi slogan estivi classici riguarda la necessità per ogni allenatore di avere la rosa pronta per il ritiro. In modo da lavorare al meglio soprattutto sui dettami tattici. Di solito se ne parla a luglio, a quasi due mesi dalla nuova stagione, con tutti il tempo di fare prove anche con le amichevoli. Quest’anno però tutto è compresso, e quindi il ritiro dell’Inter inizia a meno di venti giorni dalla ripresa dell’attività agonistica ufficiale. Questo riduce assai i tempi di lavoro, rendendo tutto più veloce e complesso da organizzare. Soprattutto se non si ha la rosa adeguata. Per essere chiari l’Inter in questo momento non ce l’ha. E questo è un problema.
LAVORO DISPERSO – Conte, in sintesi, ha poco tempo e troppi uomini. Soprattutto troppi uomini non funzionali al suo progetto. Su cui è comunque costretto a investire tempo, energie e allenamenti. Una dispersione non utile, anzi al limite del dannoso. Tutto lavoro sottratto ai giocatori nel progetto, funzionali alla prossima stagione. In sostanza, alla squadra. Un problema sottovalutato, col tempo che stringe sempre più.