La Danimarca di Kjaer ha perso 1-0 la partita ma ha già vinto i suoi Europei
Ci sono le rose, gruppi di calciatori. E poi c’è la Nazionale Danese, un gruppo di uomini. In giornate come queste non c’è molta voglia di parlare né scrivere, ma è doveroso omaggiare delle persone che ci permettono di avere ancora un briciolo di speranza di vedere un mondo migliore. La Danimarca del nostro Eriksen, la Danimarca del capitano Kjaer. Grazie, davvero
GARA FANTASMA – Una partita, che non si doveva giocare, è finita con un risultato che non interessa a nessuno. Lo 0-1 di Danimarca-Finlandia può riassumersi in questo banale concetto. Non ce ne vogliano i fanatici né i romantici del calcio. Le immagini che hanno caratterizzato la partita più lunga di Euro 2020 si commentano da sole. E si rivivono, male, da sole. La Danimarca di capitan Simon Kjaer è tornata in campo per onorare l’impegno e “rispettare” il volere dello stesso Christian Eriksen, a cui il mondo intero si è stretto fin dal primo attimo di terrore. Non ce n’era bisogno ma l’hanno fatto. E non hanno perso la partita, perché del tabellino di Danimarca-Finlandia non si ricorderà nessuno. E sfido a credere il contrario.
GRAZIE UOMINI – La sua partita, anzi, i suoi Europei, la Danimarca li ha stravinti in quegli attimi di paura. Scene che non vorremmo mai vedere su un campo di calcio ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, vale la pena evidenziare. Quelle scene sì da ammirare, in silenzio. Uomini prima che calciatori. Nel loro piccolo, eroi. Eccome. Grazie Kjaer, grazie ragazzi. La Nazionale Danese oggi ha scritto una grande pagina di storia calcistica e soprattutto umana. Una pagina indimenticabile. Lo stesso non può dirsi per gli sciacalli che ruotano intorno a questo mondo, purtroppo. E di questo – semmai – argomenteremo più in là, a bocce fermissime. Ora non c’è tempo per questo. Forza Danimarca, forza Chris. Ci avete reso piccoli nella vostra grandezza.