Kolarov fuori dai nuovi progetti dell’Inter di Conte, ma nel 3-5-2 ha una chance unica
Kolarov rientra tra gli indisponibili dell’Inter a causa della positività al Covid-19, ma ci sono anche altri motivi che lo tengono ai margini. La filosofia di Conte è cambiata rispetto a quella che l’ha portato a Milano, al suo rientro dovrà reinventarsi
INIZIO FRENATO – L’avventura di Aleksandar Kolarov a Milano da terzo di difesa è iniziata (male) ed è finita (momentaneamente). Il Coronavirus tiene ai box il classe ’85 serbo, che attende l’esito del tampone per poter rientrare in gruppo. Difficile però che riesca a rientrare nei piani di Antonio Conte, che in queste settimane ha fatto un passo indietro rispetto ai progetti estivi. E le prestazioni super di Alessandro Bastoni da terzo mancino non aiutano di certo Kolarov, che ha perso subito il posto da titolare. Potrà rientrare nelle rotazioni, ma con caratteristiche completamente diverse. Però c’è un “paracadute” tattico.
NUOVO RUOLO – Il passaggio dal 3-4-1-2 al 3-5-2 dà un’occasione a Kolarov che, una volta superato questo periodo, dovrà rimettersi in gioco e potrà farlo in nuovo ruolo. Conte ha rimesso la difesa a cinque (in fase di copertura) come priorità a discapito dell’attacco a quattro (in fase di spinta), ecco perché Kolarov da esterno sinistro potrebbe trovare la sua consacrazione nell’Inter. Essendo più difensivo di Ivan Perisic, può giocarsi la maglia da titolare con Ashley Young, che oggi garantisce equilibrio sulla fascia sinistra. A differenze dell’inglese, Kolarov ha fisicità e tecnica superiore. Un’arma in più per il 3-5-2 di Conte. L’Inter lo aspetta.