Focus

Inzaghi, a Udine ‘un giorno di ordinaria follia’ ma all’Inter serve Mr. Wolf

Inzaghi ha toccato il massimo stato confusionale a Udine mandando l’intera Inter sulla brace. Ora serve un altro approccio. C’è da ritrovare certezze e sicurezza. Dal Douglas di ‘Un giorno di ordinaria follia’ al Keitel di Pulp Fiction

A.A.A CERCASI CERTEZZE − Dopo la sosta, serve un’altra Inter ma soprattutto serve anche un altro Simone Inzaghi. Contro l’Udinese, il tecnico piacentino ha probabilmente toccato il culmine del suo stato confusionale. Gestione dei cambi ‘stravagante‘, lettura del match inesistente e capacità di dare una scossa emotiva alla squadra pari a zero. L’Inter è la fotografia del suo allenatore. Una squadra incerta, insicura, a tratti anche impaurita, e con poche idee da porre sul rettangolo verde. L’Inter ha smarrito le certezze e le sicurezze di un tempo e ciò si evidenzia nelle scelte della sua guida in panchina.

INTER IN CONFUSIONE, INZAGHI DI PIÙ

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA − In Udinese-Inter, Inzaghi ha praticamente vissuto un ‘giorno di ordinaria follia‘, per citare uno dei film più interessanti e celebri del regista americano Joel Schumacher. Un Inzaghi in formato Micheal Douglas che ha reso più che indigesto il pranzo domenicale degli interisti. Una ‘follia’ che inizia praticamente con i cambi al 30′ di Alessandro Bastoni ed Henrikh Mkhitaryan per ammonizione e che trova il suo epilogo finale nell’insensato avvicendamento tra Stefan de Vrij e Francesco Acerbi nell’ultimo quarto d’ora di partita. Un intermezzo piuttosto importante che ha obbligato l’Inter a cambiare quattro volte il suo assetto difensivo (Skriniar-Acerbi-Bastoni, Skriniar-Acerbi-Dimarco, Skriniar-Acerbi-D’Ambrosio e Skriniar-de Vrij-D’Ambrosio), non riuscendo mai a trovare certezze durante tutto l’arco della gara.

CAMBIO REGISTRO − Ciò che serve dopo la pausa per le Nazionali è proprio la tranquillità mentale e la certezza. L’Inter necessita di un assetto consolidato senza continue giravolte di uomini. Serve ritrovare un’identità e un’impronta di gioco definite. Occorre eliminare o quantomeno ridurre il troppo nervosismo mal celato all’interno del gruppo. Il Bastoni furioso, gli sbraccianti Barella e Brozovic, i continui ‘rimandi a quel paese’ tra giocatori. Inzaghi deve fare da guida. Svesta i panni del Douglas ‘fumantino’ e rimetta quelli dell’Harvey Keitel, alias ‘Mr Wolf-risolvo problemi‘ di Quentiniana memoria.

© Inter-News.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Inter-News.it) e il link al contenuto originale


Se sei un interista vero, allora non puoi fare a meno di entrare nella famiglia Inter-News.it diventando a tutti gli effetti un membro attivo del nostro progetto editoriale! Per farlo basta semplicemente compilare il form di iscrizione alla nostra Membership - che è rigorosamente gratuita! - poi a contattarti via mail per darti tutte le istruzioni ci penseremo noi dopo il ritiro della INs Card personale! E se nel frattempo vuoi chiederci qualsiasi cosa, non perdere altro tempo: contattaci direttamente attraverso la pagina dedicata, che puoi raggiungere dal nostro sito come sempre con un click.


Articoli correlati

Back to top button
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato!

Abbiamo notato che sta usando un AdBlocker. INTER-NEWS.IT sostiene spese ingenti di personale, infrastrutture tecnologiche e altro e disabilitando la pubblicità ci impedisci di guadagnare il necessario per continuare a tenerti aggiornato con le notizie sull\\\\\\\\\\\\\\\'Inter. Per favore inserisici il nostro sito nella tua lista di esclusione del tuo AdBlocker.

Grazie.