Inzaghi ripartirà dal 3-5-2 dell’Inter di Conte ma con la rosa ridotta ulteriormente
Inzaghi è pronto a raccogliere l’eredità di Conte sulla panchina dell’Inter, che nel frattempo cambierà gran parte dei profili in rosa. Nel giro dei prossimi tre mesi è prevedibile un interessante viavai di calciatori per permettere l’abbattimento del monte ingaggi e non solo
CAMBIO DI PROSPETTIVE – Non è ancora stato annunciato, ma Simone Inzaghi sa già che dovrà ottimizzare il suo lavoro per continuare il progetto tecnico iniziato dal suo predecessore. L’Inter campione d’Italia è costruita sul 3-5-2, modulo che potrà essere riproposto anche nella prossima stagione. E se il punto forte della squadra di Antonio Conte era l’undici titolare con le tre rotazioni abituali, non avendo una panchina di pari livello, per Inzaghi la difficoltà sarà maggiore. Perché c’è da tagliare saggiamente il monte ingaggi (vedi focus). La formazione-tipo potrebbe essere stravolta da una – se non addirittura due – cessioni dolorose. E la panchina annullata del tutto: via gli esperti, spazio ai giovani. Cambiano le priorità, cambiano le prospettive.
REGALO DI BENVENUTO – Ancora non è dato sapere chi verrà sacrificato, se e come, ma Inzaghi può farsi un’idea della rosa con cui dovrà lavorare. Nella sua Inter non ci sarà spazio per alternative di lusso come Arturo Vidal a centrocampo e Alexis Sanchez in attacco. Acquisti simili, oggi, sono fuori budget anche per la formazione titolare, figuriamoci per la panchina. Ecco perché trattenere i migliori, a partire da Achraf Hakimi (vedi focus), potrebbe essere il miglior regalo di benvenuto per il nuovo allenatore. Sacrifici sì, ma con la possibilità di lavorare su una base forte. Quella dell’Inter di Conte, campione d’Italia da nemmeno un mese.