Inzaghi punta ancora su Dimarco, e anche con la Roma ha ragione lui
Inter-Roma ha visto tra le scelte iniziali di Inzaghi Dimarco sulla sinistra. E anche stavolta la scelta si è rivelata azzeccata: il mancino ha dato qualità alla manovra.
SCELTA GIUSTA – Anche in Inter-Roma Inzaghi ha scelto di puntare su Dimarco come terzo difensore a sinistra. Una scelta che causa sempre qualche malumore tra i tifosi nerazzurri. Anche questa volta però ha avuto ragione il tecnico. Col numero 32 che è stato protagonista solo in positivo.
QUESTIONE DI IMPOSTAZIONE – La scelta è stata tattica. Come col Verona Dimarco è diventato in fretta la prima soluzione per l’uscita della palla dalla difesa. Inzaghi lo sceglie apposta come arma aggiuntiva per superare il pressing avversario. Da qualche parte gli avversari uno spazio lo devono concedere, e il prodotto delle giovanili è veramente bravo a leggere questi spazi, salire, farsi trovare sia esterno che più dentro al campo, giocare palla o portarla a seconda dei momenti. Questa è la sua heatmap presa da Whoscored:
Non ha esagerato con la proiezione offensiva, risultando quasi un terzino a quattro per movimenti. I tocchi sono 66, terzo dato della squadra, ma in 64 minuti giocati. I due che lo superano, Skriniar e Calhanoglu, arrivano a 69 e 68, ma in 95. La capacità del numero 32 di farsi vedere è unica. E i compagni si fidano.
ATTACCO E DIFESA – Questa è la mappa dei suoi tocchi, sempre da Whoscored:
I passaggi sono 59, primo dato della squadra, di cui 49 realizzati, secondo, con un passaggio chiave e un’occasione da gol creata. Da sottolineare il suo contributo sul gol del 2-0. Brozovic e Calhanoglu spingono sull’esterno il portatore di palla della Roma, e il turco alla fine recupera palla. Dimarco legge la situazione e si fa trovare all’interno del campo, riceve palla e lancia lungo sul taglio di Perisic in profondità. Tutto apparentemente semplice. In fase difensiva da sottolineare un’azione. La Roma a inizio secondo tempo parte aggressiva e dopo un paio di errori della difesa nerazzurra Pellegrini si trova solo in area. Il suo cross corto è però neutralizzato proprio dal numero 32, con una diagonale profonda a seguire Abraham. Una giocata per nulla scontata, che ha salvato il risultato.