Inzaghi primo intermezzo con l’Inter: tre aspetti richiedono ancora lavoro
Simone Inzaghi arriva al primo intermezzo di stagione con l’Inter. Le prime nove gare lasciano tre spunti su cui il tecnico dovrà lavorare.
RESOCONTO – La prima parte della prima stagione di Simone Inzaghi all’Inter si chiude con un giudizio estremamente positivo. Al netto, almeno, delle due prestazioni in Champions League. I nerazzurri sono a quota 17 punti in Serie A, con il miglior attacco del campionato al momento. In fase di costruzione la manovra piace e convince. Ma il tecnico ex Lazio deve ancora lavorare su diversi aspetti.
Inzaghi, difesa da blindare
RIDURRE IL PASSIVO – Finora l’Inter di Inzaghi ha subito 9 gol tra Serie A e Champions League. Ma Inzaghi non deve lavorare tanto sul contenimento di questo numero, quanto sull’approccio difensivo. Per due anni quello nerazzurro è stato un vero e proprio bunker, chiudendo entrambe le ultime due stagioni come miglior difesa della Serie A. La maggior trazione anteriore del calcio di Inzaghi (vedi focus) sta invece esponendo la retroguardia all’Inter a maggiori rischi. Per certi versi, sembra di rivedere alcune situazioni della prima parte della scorsa stagione, quando un calcio maggiormente offensivo portava con sé più rischi dietro. L’allenatore dovrà quindi lavorare sui movimenti di squadra per migliorare la tenuta difensiva, occupando meglio la propria metà campo.
L’attacco dell’Inter può ancora migliorare
INCASTRI DI COPPIA – Tra Edin Dzeko, Lautaro Martinez e Joaquin Correa, gli attaccanti dell’Inter hanno 13 gol all’attivo (su 22 totali). La produzione offensiva sembrerebbe quindi essere l’ultimo dei problemi per Inzaghi. Ma anche qui bisogna analizzare la soluzione nel suo insieme. Perché dietro al Toro e al 9 bosniaco (assoluto game changer col Sassuolo) rischia di generarsi un vuoto pneumatico. Dopo la doppietta all’esordio, Correa non ha ancora trovato continuità, complice anche l’infortunio patito contro il Bologna. E Alexis Sanchez è ancora poco affidabile dal punto di vista fisico. E questi problemi saranno esacerbati al rientro dalla sosta, in cui 3 attaccanti su 4 dovranno rientrare da una trasferta intercontinentale. Dzeko non può reggere 60-70 minuti ogni tre giorni, e Lautaro Martinez non può essere spremuto per il terzo anno di fila. Inzaghi deve assolutamente poter contare su 4 attaccanti disponibili, per raggiungere gli obiettivi stagionali.
Serve un approccio diverso a inizio gara
MAGGIORE CONCENTRAZIONE – Con la vittoria in casa del Sassuolo, l’Inter è a tre rimonte completate su altrettante gare iniziate in svantaggio. Contro Verona, Fiorentina e i neroverdi, infatti, il risultato recitava 1-0 all’intervallo. Fortunatamente sono poi arrivati 9 punti complessivi, ma non è sostenibile giocare a rincorrere per tutta la stagione. Inzaghi deve lavorare sulla concentrazione dei suoi, in modo tale da indirizzare le gare sin dall’inizio. Un po’ come stava avvenendo anche contro l’Atalanta, dove il vantaggio istantaneo aveva piegato la gara a favore dell’Inter. I nerazzurri possono e devono condurre il gioco, grazie alla maggiore consapevolezza (rispetto allo scorso anno) e alle capacità tecniche della rosa (comunque superiori alla quasi totalità delle rivali).