Inzaghi, perché queste parole? Tanto da imparare dal 2022 dell’Inter
Il 2022 dell’Inter è stato positivo, ma non perfetto. Lo scudetto vinto dal Milan non può e non deve passare in secondo piano. Inzaghi deve andare oltre e provare a costruire una rosa in grado di poter vincere nuovamente quel trofeo.
DELUSIONI – Per l’Inter è inevitabile parlare di delusione quando si analizza il 2022. Sono arrivati due trofei ai danni della Juventus, prima la Supercoppa Italiana a gennaio poi la Coppa Italia a maggio, ma non sono abbastanza per come si era evoluta la stagione. Un vantaggio corposo dal Milan perso nel giro di poche partite, che è poi valso lo scudetto. Per Simone Inzaghi è tempo di assumersi le responsabilità di ciò che è successo, perché non tutto è venuto in modo casuale. Non è stato un singolo episodio ad aver portato i rossoneri alla vittoria, non è stato l’errore di Ionut Andrei Radu ad aver dato la gloria a Stefano Pioli. C’è tanto altro che va preso in considerazione per far sì che l’Inter non lo ripeta nel futuro.
COLPE – Perché nominare il fallo di Olivier Giroud su Alexis Sanchez nel derby Inter-Milan perso a febbraio per 1-2 (vedi articolo)? Quella sconfitta non era compromettente per il corso della stagione: gli stop successivi sono stati il reale problema. I pareggi con Fiorentina, Genoa e Torino, poi la caduta casalinga con il Sassuolo. Tutti questi risultati negativi hanno portato l’Inter a perdere la sfida con il Milan. Inzaghi ha detto: «Con i “se” e i “ma” non si fa la storia». A queste parole devono assolutamente corrispondere fatti, già a partire da gennaio. Anche in questa stagione i problemi ci sono stati. La difesa migliore degli ultimi anni del campionato ha ceduto completamente e l’Inter ha subito addirittura 22 gol. Inzaghi non è mai riuscito a trovare la soluzione alle questioni dell’anno corrente, la speranza è che siano arrivate nuove idee in questo dicembre di stop.