Inzaghi e i 5 cambi in 3 slot: l’Inter formato Champions League non può sbagliare
Inzaghi sta preparando come meglio non può l’attesissimo debutto europeo nerazzurro a San Siro. In vista di Inter-Real Madrid di stasera non va sottovalutato l’apporto che può essere dato dalla panchina. Soprattutto perché il Real Madrid può vantare altrettanti nomi da tenere sotto controllo. E perché in Champions League si paga il minimo errore di preparazione o lettura della partita
CINQUE SOSTITUZIONI – Cambiare troppo tardi a volte è un problema. A volte è un problema cambiare troppo presto. La regola che prevede le cinque sostituzioni in massimo tre slot (quattro in caso di modifiche nell’intervallo, ndr) sta cambiando il calcio post-Coronavirus. Ne va della lettura della partita, quindi della sua strategia in corso. Avere una panchina ben nutrita può creare un vantaggio competitivo ma non è sempre così. Soprattutto se non si riesce a sfruttare appieno la potenzialità della nuova regola sui cambi. L’Inter oggi non può vantare una pacchetto riserve di primissima scelta, ma Simone Inzaghi può pescare bene. Anche se in Champions League bisogna ridurre ulteriormente gli errori, perché si pagano. Modificare assetto dopo un tempo o stravolgere tutto nel recupero può anche essere un azzardo vincente. Temporeggiare, invece, spesso a certi livelli non dà punti. Bisogna essere convinti delle proprie mosse. Se confermata la formazione iniziale contro il Real Madrid (vedi probabili formazioni), in base a come si mette la partita, Inzaghi ha almeno un profilo utile per ogni situazione.
Inzaghi in Inter-Real Madrid deve scegliere più quando che chi
INTER EUROPEA – In attacco c’è Joaquin Correa, che può rimpiazzare una delle due punte titolari per cambiare la marcia e/o il peso a ridosso dell’area di rigore. Senza dimenticare Alexis Sanchez, che eventualmente potrebbe aggiungersi a un eventuale tridente, anche se non è ancora al meglio. Pertanto, in mezzo al campo può tornare più utile l’esperienza di Arturo Vidal, che deve riscattare la prestazione della passata stagione. Servisse un po’ di confusione in area di rigore nel finale, spazio a Matias Vecino, che in certe occasioni può essere preso in considerazione più in attacco che a centrocampo. E in difesa? Le scelte di Inzaghi sono ridotte, perché il trio arretrato non può essere modificato, se non aggiungendo due terzini per difendere meglio un eventuale risultato positivo. Dal 3-5-2 al 5-3-2, magari con i jolly Denzel Dumfries (vedi focus) a destra e Federico Dimarco a sinistra. Questo è lo scenario ideale per Inzaghi a poche ore dall’inizio di Inter-Real Madrid, sperando di non dover modificare qualcosa per altri motivi (espulsioni e/o – ancora peggio – infortuni).