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Inutile cercare colpevoli, nell’operazione Lukaku hanno torto tutti

Dai primi vagiti dell’operazione Lukaku si scatenata una caccia al colpevole in cui ognuno sta da una parte. Invece sono tutti in torto. Con una sola vera vittima: l’Inter.

TUTTI COLPEVOLI, TUTTI COLPEVOLI – Lukaku è ormai un ex giocatore dell’Inter. Ma praticamente dal primo giorno in cui le voci su questa trattativa sono diventate consistenti è partita la caccia al colpevole. La proprietà dell’Inter, leggete Suning, è stata la più gettonata nella prima fase. Per motivi ovvi. E lo è ancora, con motivi sempre ottimi. Poi, col diffondersi delle voci del suo accordo personale col Chelsea che ha fatto partire la trattativa, è nata la fazione contro il giocatore. In aggiunta, seppur minoritaria, c’è l’accusa sempre viva alla dirigenza di approssimazione e impreparazione. Tutti colpevoli insomma. Ma attenzione. In questo caso non vale la seconda parte del vecchio proverbio che vede nessun colpevole.

TRE PARTI, TUTTE IN TORTO – Nella vicenda Lukaku hanno torto tutti. Punto. Nessun se. Nessun ma. Il giocatore che dopo aver giurato e spergiurato amore per Milano, per l’Inter e tutto l’ambiente ha salutato alla prima offerta consistente di una big europea. In cui è già stato e che lo ha già scartato. Due volte. Cambiando completamente il tono delle sue dichiarazioni sul Chelsea e su Londra da un mese all’altro. La prima offerta, dopo aver passato tutta l’estate Europeo compreso a parlare del suo idilliaco rapporto con l’Inter. E aver lanciato proclami anche in video appena arrivato in ritiro. Evidentemente bastava una chiamata, quella giusta. La proprietà che non ha opposto di fatto alcuna resistenza, pur di fronte a un’offerta monstre che avrebbe fatto tentennare chiunque. Il giocatore simbolo dovrebbe essere difeso in modo diverso, specie a poche settimane dall’inizio del campionato. Anche per il messaggio che si dà all’esterno. Ai tifosi, ma anche a tutto il resto del mondo calcio. La dirigenza, chiaramente presa tra due fuochi., che ha idee discutibili su come sostituirlo ed è lenta nelle operazioni. Impossibile assolvere una parte e addossare tutta la colpa sull’altra. Tutti hanno torto. Tutti hanno perso status in qualche modo, quantomento a livello di credibilità. Ma soprattutto ci ha perso l’Inter.

HA PERSO SOLO L’INTER – Ed ecco che arrivamo all’unica parte che non ha alcuna colpa. Ma è unicamente vittima di una situazione in cui tutti gli altri attori, in qualche modo, alla fine ci hanno guadagnato. Non come status, ma nei fatti concreti. Suning ha messo a segno una delle cessioni più onerose della storia. Del calcio, non dell’Inter. La dirigenza ha massimizzato i profitti e ora ha del budget per lavorare. Lukaku, oltre ad essere tornato a casa e nella squadra per cui tifava da bambino, ha un aumento di stipendio e va a fare il centravanti nella squadra campione d’Europa. Ad aver perso è l’Inter. E di conseguenza i suoi tifosi. Che hanno subito tutto questo sulla loro pelle come attori inerti. Se volete trovare una parte da cui stare, è questa quella giusta. L’unica.

 

 

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