Inter, tra i leader c’è anche Perisic: silenzioso, ma esempio sul campo
Uno dei giocatori di riferimento dell’Inter negli ultimi anni è sempre stato Ivan Perisic. Anche nella nuova era Inzaghi il croato promette di essere uno dei leader della squadra. Il più silenzioso.
LEADER, MA SILENZIOSO – Perisic è un giocatore di cui si parla poco in casa Inter. Forse è questione di abitudine visto che il croato è ormai da anni a Milano. Ma questa estate sta confermando quanto visto nell’ultima stagione: il numero 14 è uno dei leader della squadra. Col “difetto” di essere silenzioso. E magari è questo il vero motivo per cui alla fine ci si scorda di lui.
ESEMPIO – La leadership di Perisic si concretizza nel lavoro. Sul campo e in allenamento. Non gli si può dire nulla sulla condizione e sulla preparazione fisica. Anche in questa estate, dopo due anni senza sosta, gli Europei in cui si è preso sulle spalle tutta la fase offensiva della sua Croazia e il Covid, si è presentato in forma smagliante. E ha messo subito in chiaro che lui c’è. Pronto a giocare sulla sua amata fascia sinistra. Senza una parola. Senza chiedere privilegi per il suo status. Tipo correre di meno o difendere di meno.
DUE MOTIVI – La leadership di Perisic è importante per due motivi. Il primo è la mentalità vincente. Il croato viene da due anni da sogno. Triplete col Bayern, da protagonista, e scudetto vinto con l’Inter. Vincere aiuta a vincere, e fa venire anche fame. Lui sa come si fa e promette di non fermarsi. La seconda è l’etica del lavoro. Dopo una vita a fare l’esterno offensivo nella scorsa stagione Conte lo ha rieducato per giocare a tutta fascia. Magari ci ha messo un po’, ma alla fine è diventato una delle chiavi del modulo e dello stile di gioco dei nerazzurri versione 2020-2021. Il meno celebrato, ovviamente. Lavorando in silenzio, accettando superati i trent’anni di sacrificarsi nella corsa e nella fase difensiva. E ora che Conte non c’è più? Uguale. Perisic è sempre là, largo sulla sinistra. A fare da esempio a tutti.