Inter, tra gli addii uno pesa già più degli altri. Tre giocatori lo dimostrano
Tra gli addii di giocatori, tecnico e staff rispetto allo scorso anno, quello più pesante al momento è uno di quelli meno chiacchierati. Si tratta dell’addio di Antonio Pintus, preparatore atletico portato da Antonio Conte in Serie A. A dimostrare il peso della sua assenza all’Inter sono gli infortuni di Martin Satriano, Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu (ormai già smaltito).
ADDIO PESANTE – Tra Antonio Conte, Achraf Hakimi, Romelu Lukaku e Lele Oriali, l’addio che fin qui sta pesando di più per l’Inter è quello di Antonio Pintus. Il preparatore atletico, portato dall’ex tecnico in nerazzurro, ha infatti lasciato la squadra per tornare al Real Madrid. La scorsa stagione è saltato all’occhio il suo grande lavoro, che ha permesso di fatto a Conte di avere praticamente sempre a disposizione praticamente tutti i suoi giocatori, nonostante il grande dispendio fisico dovuto ai pochi ricambi disponibili. Un fatto che sembra già destinato a cambiare, come dimostra il precampionato dell’Inter.
PROBLEMI MUSCOLARI – Sono infatti già stati tre, fin qui, i problemi muscolari per i giocatori dell’Inter durante il ritiro in corso ad Appiano Gentile. Il primo: quello di Hakan Calhanoglu, costretto la scorsa settimana a saltare l’amichevole dello stadio Ennio Tardini contro il Parma per un affaticamento muscolare (vedi articolo). Dopo di lui Lautaro Martinez, che in settimana ha sofferto di un problema al muscolo psoas (vedi articolo). Infine, il terzo della lista è stato Martin Satriano (vedi articolo), costretto a dare forfait all’ultimo alla sfida tra Inter e Dinamo Kiev, vinta proprio dai nerazzurri per 3-0 allo stadio Brianteo di Monza (vedi highlights).
INDISPONIBILI – Ai tre infortuni (muscolari) citati sopra, bisogna aggiungere quelli di altri due giocatori indisponibili per l’Inter. Si tratta di Roberto Gagliardini e Alexis Sanchez. I motivi, tuttavia, vanno ricercati altrove. Per il primo, infatti, si parla di un trauma distorsivo (vedi articolo). Per il secondo, invece, il problema si è acutizzato in nazionale (vedi articolo). In ogni caso, ora tocca allo staff di Simone Inzaghi cercare di non far rimpiangere Antonio Pintus e il suo (grande) lavoro.