Inter, Thuram ci sa fare! Duttile e incisivo nonostante Mondiale centellinato

Thuram ha dato sfoggio delle sue qualità nonostante i pochi minuti messi nelle gambe al Mondiale. Ieri contro il Marocco, grandissima prova di duttilità. L’Inter ha visto bene
NON SOLO IL TORO − Oltre a Lautaro Martinez, l’Inter sarà interessata alla finale del Mondiale anche per la presenza di Marcus Thuram. Il centravanti francese è entrato nel secondo tempo di Francia-Marocco al posto del milanista Olivier Giroud posizionandosi sul lato sinistro dell’attacco di Deschamps (vedi articolo). Il giocatore del Borussia Monchengladbach piace e non poco alla dirigenza nerazzurra, che dovrà affrontare anche parecchia concorrenza. In primis l’Atletico Madrid del Cholo Simeone (vedi articolo). Il suo contratto andrà in scadenza il prossimo 30 giugno 2023, l’Inter è alla finestra con la volontà, non proprio celata, di portarlo già a Milano in questa sessione invernale di calciomercato.
Inter, hai visto bene con Thuram!
DUTTILITÀ − Nonostante la non titolarità, Thuram è comunque riuscito a mettersi in mostra in questo Mondiale. Sessantasette i minuti totalizzati nelle gambe con un assist messo a referto per Mbappe nel 4-1 rifilato dai galletti alla Polonia nell’ottavo di finale. In mostra soprattutto le sue caratteristiche. Il figlio d’arte, infatti, ha dato sfoggio della sua notevole duttilità. Oltre a giocare da principale terminale offensivo, ha dato un ottimo apporto anche da esterno d’attacco. Considerando soprattutto il match di ieri contro il Marocco, il suo ingresso è stato di per sé determinante. In primis perché ha limitato le scorribande di Achraf Hakimi sulla destra, una freccia nella ripresa a discapito di un Mbappé più orientato ad attaccare che a difendere. In secondo luogo, si è anche reso pericoloso in avanti guadagnando qualche importante fallo e mantenendo in allerta la difesa marocchina. La duttilità è un’ulteriore punto a suo favore in sede di analisi. Ah, una piccola nota di prestigio. I Thuram, Marcus e Lilian, sono entrati nella storia. Per la prima volta, una coppia padre-figlio centra una finale dei Mondiali di calcio.