Inter, tanti nomi da sogno ma anche possibili sacrifici: tra rifiuti e paradossi
L’Inter sta lavorando a grandi nomi da regalare a Inzaghi, ma c’è sempre da fare i conti (nel vero senso della parola) con dolorose cessioni. Una o più di una, questo non è dato saperlo. I nomi più gettonati sono quelli di Skriniar, Bastoni e Lautaro Martinez accomunati, oltre che dal talento, anche da un altro sentimento. Ed è un paradosso
RISVOLTO DELLA MEDAGLIA – L’Inter sogna di regalare a Simone Inzaghi una rosa di altissimo livello. I nomi sono quelli di Paulo Dybala, Romelu Lukaku e Gleison Bremer su tutti. Ma anche giovani talenti di prospettiva come Kristjan Asllani, Raoul Bellanova e Andrea Cambiaso e giocatori di esperienza e sicuro affidamento come Henrikh Mkhitaryan (QUI le ultime sulle visite mediche). Senza dimenticare André Onana. Insomma, Beppe Marotta e Piero Ausilio sono mossi da ottime intenzioni ma c’è sempre un risvolto della medaglia. Che poi è sempre lo stesso, vale a dire la questione bilancio e sostenibilità. Facendola breve: l’Inter vuole fare un mercato di alto livello ma deve anche essere pronta a rinunciare a qualche pezzo da novanta. È già successo l’anno scorso con Achraf Hakimi e Lukaku (che si è già pentito) e molto probabilmente accadrà quest’anno, a meno che il famoso tesoretto non arrivi da cessioni “secondarie” (possibile ma complicato).
PARADOSSI – I nomi più gettonati sono quelli di Milan Skriniar, seguito dal PSG, Alessandro Bastoni, nel mirino del Tottenham e del Manchester United e Lautaro Martinez che piaceva molto al Barcellona. I primi due sembrano attualmente essere più in bilico nel delicato discorso cessioni nonostante il loro secco rifiuto a lasciare l’Inter. Lo stesso rifiuto palesato da Lautaro. Un unico sentimento di attaccamento che in altri tempi avrebbe fatto la differenza ma che ora come ora rischia di non bastare. Ed è un paradosso.