Inter, sosta ‘mitigata’ dal COVID-19: rapporto difficile con le nazionali
Come spesso accade, la sosta per le nazionali si sta rivelando dispendiosa per l’Inter. Tra giocatori spremuti dai rispettivi CT (anche inutilmente) e non liberati dagli inutili impegni (è il caso dell’Italia), il rapporto tra nerazzurri e le varie rappresentative si rivela complicato. Una sosta ‘mitigata’ dai casi di COVID-19.
RAPPORTO COMPLICATO – Sono tanti gli impegni inutili a cui i giocatori dell’Inter in nazionale sono stati sottoposti. È il caso, per esempio, di Edin Dzeko, Milan Skriniar e Denzel Dumfries. Tutti e tre impiegati in amichevoli con nulla in palio, il tutto proprio nel momento in cui la stagione per le squadre di club entra nel vivo. Ma anche dell’Italia, con il CT Roberto Mancini che ha liberato diversi giocatori dall’inutile amichevole di martedì contro la Turchia (vedi articolo), non riservando il favore però ai due dell’Inter, ovvero Bastoni e Barella. L’ennesima mancanza di rispetto delle nazionali verso la società nerazzurra, ricordando già anche i trascorsi per esempio con il Cile e con le scelte del Commissario Tecnico su Arturo Vidal e Alexis Sanchez.
Inter, alcune partenze impedite dal COVID-19: aiuto a Inzaghi
SOSTA MITIGATA – Un piccolo – se così si può chiamare – aiuto per l’Inter è arrivato dal COVID-19. Che, quantomeno, ha tenuto a Milano due die giocatori convocati: Lautaro Martinez e Matias Vecino. Se il secondo non è comunque nei piani tecnici in vista della gara contro la Juventus, impedire che l’attaccante argentino potesse partire è stato parecchio utile. Tutti gli attaccanti nerazzurri (fatto salvo Caicedo) sono infatti impegnati con le loro rappresentative. Due di questi (Correa e Sanchez) con l’aggravante del viaggio intercontinentale. Il che sottolinea di nuovo la follia e l’inutilità di determinate scelte in un momento, ribadiamo, decisivo della stagione.