Inter, Sensi ritrovato a Monza. Ma il passato si ripresenta prepotentemente
L’Inter vede confermarsi le riflessioni fatte su un giocatore negli ultimi anni. Stefano Sensi non dà sicurezze dal punto di vista fisico e a Monza è arrivato il primo – grave – infortunio. L’inizio di stagione però fa ben sperare.
FARO – Stefano Sensi può essere considerato come uno dei più grandi rimpianti delle ultime stagioni dell’Inter. Il centrocampista classe 1995 sorprende e delizia i tifosi per le sue immense qualità in campo, che però non sono il reale problema della situazione. La sua cessione in prestito è arrivata a causa dei continui problemi fisici e muscolari che lo hanno costretto a saltare molte partite. La fiducia in lui è venuta meno dall’Inter, soprattutto dopo l’episodio di Genova dello scorso anno, quando Simone Inzaghi fu costretto a giocare in 10 per l’ultima parte di gara. In questa stagione le premesse con il Monza sono state più che positive. 13 presenze, 2 gol segnati e tanta, tantissima presenza in mezzo al campo. Stefano Sensi ha conquistato i supporters brianzoli a suon di grandi giocate. 90% di passaggi riusciti, 13 dribbling tentati, 17 passaggi chiave e 32 falli subiti. Questi dati fanno capire il grado di pericolosità di Sensi nella zona offensiva. Il problema non è mai stato però quello.
Inter, Sensi e la sfortuna che lo perseguita!
INCUBI – Durante la partita Monza-Verona il centrocampista della squadra ospite Sulemana ha ripresentato uno dei grandi problemi della carriera di Sensi: gli infortuni. Poco prima del minuto 90 il centrocampista di proprietà dell’Inter è dovuto uscire per una grave frattura malleolo peroneale. Per lui è previsto l’ennesimo lungo stop della sua vita da calciatore. Le cure e il percorso riabilitativo sono già iniziati (vedi articolo). Questa volta la sfortuna si è messa di mezzo tra Sensi e il calcio. Non c’è pace per un giocatore che aveva catturato ed illuminato Antonio Conte e la tifoseria nerazzurra. Le partite del primo anno con il tecnico salentino contro il Lecce, la Sampdoria, l’Udinese o il Cagliari sono lontane ormai e troppo poco per convincere ad un ritorno a Milano. Il prestito secco di quest’estate deciso dalla dirigenza era il segno che fiducia nel giocatore ancora c’era, ma ora sembra difficile pensare ad un futuro in nerazzurro.