Inter, con lo scudetto cambio di mentalità. Lautaro Martinez l’emblema
L’Inter si è messa alle spalle anni difficili e pieni di insuccessi arrivando finalmente a conquistare il diciannovesimo scudetto della sua storia. La vittoria ha generato un palpabile cambio di mentalità nel gruppo, ora più sicuro dei propri mezzi. L’esempio più lampante è Lautaro Martinez.
PASSO IN AVANTI – Un decennio di piazzamenti come quello vissuto dall’Inter, con la bacheca che prende polvere, lascia per forza di cose il segno, sia nello spogliatoio che nei tifosi. La sconfitta è pericolosa, perché, superato il primo istinto di rivalsa, crea assuefazione. È difficile scrollarsela di dosso, va a minare le tue certezze e ti fa dubitare del tuo stesso valore. Dopo la finale di Europa League persa contro il Siviglia, il gruppo poteva vivere un duro contraccolpo e sprofondare di nuovo nella palude da cui l’Inter stava provando ad uscire. L’annata successiva è invece terminata in modo trionfale con la conquista dello scudetto. Segno del grande step mentale che la squadra ha compiuto sotto la gestione di Antonio Conte. Il tricolore sul petto ora porta nuova consapevolezza nella squadra. I giocatori si sono tolti un peso e hanno finalmente piena coscienza della loro vera forza sul campo.
SENZA LIMITI – Molti giocatori dell’Inter possono essere esempi di questa crescita. Uno è sicuramente Alessandro Bastoni, che ormai gioca con la sicurezza di un veterano. Nicolò Barella è su livelli spaziali dopo la conquista dell’Europeo con la maglia dell’Italia. Milan Skriniar è addirittura in odore di fascia da capitano. Ma il giocatore simbolo di questa nuova mentalità è senza dubbio Lautaro Martinez. Dopo lo scudetto con l’Inter e la Copa América con l’Argentina, la sua ascesa è ormai senza freni. Si è preso il posto di leader nell’attacco dei nerazzurri, con i quali è pronto a legarsi a lungo (vedi approfondimento), e si è imposto da titolare anche nella Selección al fianco di Lionel Messi. Vincere aiuta a vincere, è vero, ma serve anche che la vittoria trovi terreno fertile in cui piantare i suoi semi. E nella rosa dell’Inter ne ha trovato in abbondanza.