Inter preda della frenesia, ma il calendario non può aiutare Inzaghi
L’Inter di Inzaghi deve ancora trovare il suo ritmo, in campo e non solo. Eppure il calendario non può aiutare il tecnico nerazzurro.
ISTINTO DI CAMPO – La sensazione che lascia Lazio-Inter, al di là del risultato negativo in campo, è una forte frenesia. I nerazzurri di Simone Inzaghi si sono mossi lungo un’altalena ricca di picchi elettrici, in entrambi i sensi. E lo dimostrano le due risse scoppiate negli ultimi venti minuti, per quanto giustificate da certe provocazioni avversarie. Abituati alla estenuante applicazione monotematica di Antonio Conte, ora i tifosi dell’Inter devono fare di nuovo i conti con una squadra più frenetica. Il nuovo tecnico è consapevole di queste situazioni (vedi intervista) e sarà necessario lavorarci sopra. Il problema è che manca il tempo.
CALENDARIO PIENO – Lazio-Inter segna il rientro dalla pausa nazionali di ottobre. Il problema è che fino alla prossima pausa (dall’8 novembre) i nerazzurri saranno impegnati in sei gare. La doppia sfida contro lo Sheriff Tiraspol in Champions League, e poi ben quattro partite di campionato. I big match contro Juventus e Milan, oltre a Empoli e Udinese. Sei partite nei prossimi 21 giorni, una media di quasi una partita ogni tre. Inzaghi non avrà quindi più di quattro giorni tra una gara e l’altra per lavorare coi suoi ragazzi. E sarà così quasi sicuramente fino a metà dicembre.
RITMO DA REGOLARE – L’Inter di Inzaghi non è in crisi, checché ne dicano certi addetti ai lavori. Tuttavia è lampante che il tecnico debba lavorare per migliorare diverse situazioni. I nerazzurri hanno più consapevolezza dei propri mezzi rispetto allo scorso anno. Ma al tempo stesso hanno perso diverse certezze, e sarà fondamentale il lavoro di Inzaghi per colmare questi vuoti. Abbassando e ridefinendo il ritmo di gioco della squadra, all’interno di tutti i novanta minuti.