Inter, Moses è un ripiego: Conte (non) completa la rivoluzione delle fasce
Il ritorno di Victor Moses completerebbe una rivoluzione degli esterni cominciata con l’arrivo di Achraf Hakimi. Conte aspetta l’ultimo arrivo per definire il reparto
AGAIN – La trattativa Moses-Inter si è riaperta improvvisamente nella giornata di ieri (QUI vi spieghiamo perché). Antonio Conte aveva chiesto un nuovo profilo che alzasse la qualità degli esterni a sinistra. Alla luce delle difficoltà nell’arrivare a Marcos Alonso ed Emerson Palmieri, il club nerazzurro è tornato su Moses. Il nigeriano, fuori dal progetto del Chelsea di Frank Lampard, arriverebbe in prestito (con formula da definire, ma non sarebbe un problema) dopo aver rinnovato il proprio contratto in scadenza col Chelsea nel 2021.
RIVOLUZIONE MANCATA? – La scelta di Moses sembra effettivamente un ripiego da parte di Antonio Conte. Qualora il nigeriano dovesse tornare all’Inter, dopo sei mesi non esaltanti (per via degli infortuni) tra gennaio e giugno scorso, il riassetto degli esterni sarebbe completo, ma senza una vera e propria rivoluzione. Ashley Young tornerebbe a far concorrenza ad Ivan Perisic a sinistra. Mentre sul versante opposto Moses coprirebbe le spalle di Achraf Hakimi. Per la verità, anche Danilo D’Ambrosio e Matteo Darmian posso ricoprire il ruolo di esterno a tutta fascia, seppur con caratteristiche molto diverse. Conte, però, sta ragionando a pacchetti e avrebbe voluto costruire due squadre potenzialmente intercambiabili.
PROSPETTIVE – L’arrivo di Moses sigillerebbe le opzioni di Conte per le due fasce. La rivalutazione di Perisic, come esterno a tutta fascia, ha probabilmente convinto Conte a ritenersi coperto in quella zona di campo. Le difficoltà nelle due trattative per Emerson Palmieri e Marcos Alonso hanno fatto il resto. Nonostante la mancata rivoluzione delle fasce, la batteria di esterni nerazzurri sembra già di tutt’altro piglio rispetto ad un anno fa.