Inter-Lugano regala certezze, ma evidenzia dove intervenire il mercato
Inter-Lugano è ricca di conferme per Antonio Conte. Il tecnico può essere soddisfatto dopo la prima uscita stagionale (vittoria per 5-0). Ma la rosa non è ancora completa.
CERTEZZE – Inter-Lugano è la prima uscita stagionale dei nerazzurri, poco meno di un mese dopo il termine della scorsa. E le certezze rimangono tali, come si osserva buttando un occhio al tabellino. Nel 5-0 complessivo agli svizzeri, Lautaro Martinez firma una doppietta e Romelu Lukaku segna il rigore finale. Se l’attacco è ineccepibile, nulla si può dire anche alla difesa. La retroguardia ha tenuto bene, visto anche l’avversario non troppo scomodo. Ottime impressioni arrivano anche da Aleksandar Kolarov, all’esordio in nerazzurro. Infine, anche il commento sugli esterni non può che essere positivo. Achraf Hakimi ha incendiato la fascia come al solito: non resta che attendere di gustarsi la sua regia sull’esterno anche in impegni più significativi.
INCOGNITE – Tuttavia, la sfida amichevole contro il Lugano ha anche confermate quelle che sono le lacune attuali dell’Inter. Nonostante l’ottima prova del reparto d’attacco, il pacchetto offensivo rimane troppo corto. È molto difficile pensare di richiedere gli straordinari a Lukaku e Lautaro Martinez per un’altra stagione. E, tolto Alexis Sanchez (partito titolare oggi), Conte non ha praticamente alternative. Eddie Salcedo è probabilmente destinato ad un nuovo prestito, e anche Sebastiano Esposito sembra vicino a questa soluzione. Servono nuove forze in attacco, una quarta punta di pieno affidamento: le uniche voci di mercato vedono un profilo di esperienza all’orizzonte. Si parla di un ritorno di fiamma per Olivier Giroud, di nuovo ai margini del Chelsea, ma soprattutto per Fernando Llorente. E poi è necessario completare la zona mediana. Il rientro di Stefano Sensi e la buona prova di Radja Nainggolan fanno sorridere Antonio Conte, tuttavia il reparto non è completo. La sensazione è che il probabile arrivo di Arturo Vidal possa servire più a far rifiatare Marcelo Brozovic che altri interni, con Sensi al posto del croato.