Inter-Lugano, nella prima amichevole Conte prova il trequartista
L’Inter ha affrontato il Lugano con un 3-5-2 di partenza, ma il modulo si è presto rivelato flessibile. Sensi prima e Eriksen poi hanno giostrato più avanzati rispetto alla mediana di centrocampo: Conte sdogana ufficialmente il trequartista?
APPROCCIO – Contro il Lugano, l’Inter si è schierata con un canonico 3-5-2 dal primo minuto. Antonio Conte conferma il suo dogma, ma in realtà smentisce subito ogni accusa di inflessibilità. Stefano Sensi, in campo dal 1′, ha subito iniziato a giocare più avanzato, come avveniva esattamente un anno fa nelle prime gare in nerazzurro. Il 12 nerazzurro sembra essere finalmente tornato in forma, portando un entusiasmante dinamismo sulla trequarti. Una posizione in cui il centrocampista è quasi invitato a giocare da un avversario non irresistibile. E sappiamo che lui non disdegna di potersi spingere più avanti, avviando un proficuo dialogo con la coppia d’attacco. Nel secondo tempo Sensi viene sostituito poi da Christian Eriksen, l’unico trequartista puro a disposizione di Conte. Una prova positiva anche per il danese, chiamato a una svolta decisiva in questa stagione.
FUTURO – La speranza è che Conte possa avere un rapporto migliore con l’infermeria, rispetto allo scorso anno. Avere tutti gli uomini a disposizione, e in piena condizione, potrà permettere di disegnare formazioni di natura diversa a seconda delle esigenze. Al di là dell’impegno tutt’altro che proibitivo, spesso contro il Lugano si è visto come il 3-5-2 possa facilmente trasformarsi in un 3-4-1-2. Ma, più che di modulo, è questione di approccio. Per sostenere il suo calcio, a prescindere dagli schieramenti, Conte ha bisogno di prove di totale intensità dagli undici in campo. Il trequartista non è una mera pedina a metà tra centrocampo e attacco. Nel gioco di Conte serve in realtà un enganche, un giocatore in grado di collegare organicamente i reparti, muovendosi in sinergia coi compagni.