Inter-Ludogorets crash test a porte chiuse per Conte prima della Juventus
La settimana che porta alla trasferta in casa della Juventus si aprirà con Inter-Ludogorets, che in comune avrà solo il numero di spettatori allo stadio. Zero. La squadra di Conte si prepara al doppio impegno stagionale sapendo di non poter fare nemmeno mezzo passo falso. Che formazioni scenderanno in campo? Questo è il vero dilemma
PORTE CHIUSE – Per una settimana “il rumore dei nemici” si trasformerà in un silenzio assordante. Sia in casa sia in trasferta. Adesso che è ufficiale, meglio abituarsi per tempo: Inter-Ludogorets si giocherà a porte chiuse (vedi comunicato). E lo stesso avverrà tre giorni dopo, quando andrà in scena l’attesissima Juventus-Inter. Due partite a distanza di meno di 72 ore per l’Inter di Antonio Conte, due partite che valgono un’intera stagione. Da una parte ci sono gli ottavi di finale di Europa League da raggiungere possibilmente senza soffrire dopo lo 0-2 dell’andata. Dall’altra, beh, in palio forse c’è mezzo scudetto. O quantomeno la possibilità di credere ancora di poter terminare in vetta alla Serie A a maggio. Da Milano a Torino, senza tifosi sugli spalti. L’Inter affronta il suo destino in uno scenario atipico, quello delle porte chiuse. Fine della storia.
CRASH TEST – Le sfide contro Ludogorets e Juventus hanno in comune solo l’assenza del pubblico pagante. Per il resto, mai due partite sono state così diametralmente opposte tra loro. Basti pensare che, pur avendo riposato forzatamente domenica causa rinvio di Inter-Sampdoria, Conte non ha intenzione di perdere di vista il principale obiettivo di questa settimana. Cercare l’impresa in casa bianconera. E così come è stato fatto largo turnover in Bulgaria, lo stesso ci si aspetta giovedì sera a San Siro. A meno che l’allenatore nerazzurro non voglia testare l’undici anti-Juventus, come se fosse una partitella ad alta intensità in allenamento. Mancherà solo Lautaro Martinez per squalifica, ma tornerà Samir Handanovic tra i portieri disponibili. Forse è poco per illudersi di vedere la vera Inter, ma chissà. Di certo sarà un crash test psicologico: a prescindere da chi ci sarà in campo, sugli spalti non ci sarà (praticamente) nessuno. A Milano come a Torino.