Focus

Inter-Lazio conferma: Keita da punta in nerazzurro non funziona

Condividi

Keita Baldé contro la Lazio non è riuscito a compensare le assenze in attacco. Il senegalese ha confermato di non riuscire a rendere come punta all’Inter e in generale quando deve ergersi a riferimento tende a sparire.

SCELTA IN EMERGENZA – Contro la Lazio l’Inter aveva una chiara emergenza in attacco. Con Icardi non convocato e Lautaro Martinez infortunato infatti la squadra si ritrovava senza centravanti di ruolo disponibili e quindi Spalletti, tralasciando improbabili esordi o esperimenti alchemici tipo Ranocchia, aveva una sola opzione: il tridente leggero, coi riflettori puntati in particolare su Keita.

DUTTILITA’ – Va ricordato che il senegalese è arrivato a Milano anche per la sua capacità di fare la punta. Una scelta precisa di Spalletti, che quando pensa al numero 11 nerazzurro pensa sempre a una partita in particolare: il derby di Roma in cui giocò da punta, segnando una doppietta. In questa stagione però Keita ha dimostrato che fare il centravanti nell’Inter è uno sport diverso, che non è nelle sue corde.

PRECEDENTI PESSIMI – Inter-Lazio è l’ultima conferma. Keita in questa stagione si è trovato a coprire il ruolo, sempre in emergenza, anche contro Bologna, Parma in Serie A ed Eintracht Francoforte in Europa League. Solo contro i rossoblù la squadra è riuscita a vincere e in generale a segnare. Per di più senza meriti del senegalese che pure a Bologna si era divorato un gol clamoroso in area piccola.

LEADER? – La stagione di Keita difficilmente si può definire convincente. L’inizio è stato complicato, poi c’è stata una fase positiva in cui ha trovato continuità, prestazioni e gol decisivi (tutto questo giocando da esterno non a caso), poi l’infortunio che ha minato tutto il suo 2019. Va sottolineato però che in tutte le occasioni in cui Spalletti si è aggrappato a lui in situazioni di emergenza, contando su un guizzo o quantomeno una prestazione importante, ha sempre offerto prestazioni negative. Un limite al momento chiaro, che restituisce l’idea di un giocatore che funziona meglio da partner di un leader piuttosto che come uomo sotto i riflettori.

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

Articoli recenti

Inzaghi sulle orme di Mancini… Fino alla tripla cifra Inter!

Simone Inzaghi nelle ultime cinque partite di campionato insegue l'Inter di Roberto Mancini che, nel…

27 Aprile 2024 - 18:59

De Rossi: «Napoli partita tosta. Unica squadra a livello dell’Inter»

È in programma domani alle ore 18 Napoli-Roma, partita importante per i sogni europei di…

27 Aprile 2024 - 18:45

Dimarco, niente allenamento e Inter-Torino: le condizioni – Sky

Federico Dimarco non si è allenato quest'oggi e, pertanto, non sarà in campo per Inter-Torino…

27 Aprile 2024 - 18:31

Esposito decisivo, ma Stankovic bucato: stop per la Sampdoria

La Sampdoria continua a lottare per agguantare un posto nei playoff in Serie B, per giocarsi le…

27 Aprile 2024 - 18:20

Buchanan, da Inter Torino inizia un nuovo periodo: occhi al 2024/25

Arrivato nel mercato invernale per rinforzare la batteria degli esterni, Tajon Buchanan non ha avuto…

27 Aprile 2024 - 17:56

Thuram e la morale a giorni alterni… Milanisti, non sapete perdere!

Abbiamo ancora tutti negli occhi (e nelle orecchie) i comportamenti dei giocatori del Milan e…

27 Aprile 2024 - 17:29