Inter, la vittoria con il Milan si basa su 3 aspetti predominanti. Il resto è noia
L’Inter ha stravinto il derby di Coppa Italia con il Milan conquistando la finale contro la Juventus, in programma l’11 maggio all’Olimpico di Roma. La sfida contro i rossoneri si porta dietro una lunghissima scia di polemiche basate, anche stavolta come in occasione di Juventus-Inter, su una decisione corretta (vedi focus). La realtà dei fatti è che la squadra di Inzaghi ha dominato la partita con caratteristiche ben precise
CINICI – L’Inter aveva l’obbligo di vincere nella semifinale di ritorno di Coppa Italia con il Milan e così è stato. Un rotondo e netto 3-0 che fa incredibilmente discutere, come se ci fosse qualcosa da dire dopo una vittoria meritata sotto ogni punto di vista. Non stiamo dicendo che la squadra di Simone Inzaghi ha messo sotto i rivali cittadini dal 1′ al 90′, stiamo dicendo che nell’arco dei 90′ più recupero si è vista una squadra più determinata, più convinta e più cinica. Inzaghi ha messo da parte l’estetica per badare alle cose concrete. E non è un caso che Lautaro Martinez abbia sbloccato il risultato dopo appena 4′: l’Inter voleva questo e l’Inter ha fatto questo. Dopo la vittoria sul campo della Juventus, la squadra nerazzurra sta facendo vedere un’altra faccia e un altro modo di approcciare alle partite.
TESTA E GAMBE – Il gioco non sarà bellissimo come la prima parte di stagione ma è tremendamente efficace e i numeri del derby di Coppa Italia parlano chiaro: l’Inter ha concretizzato quasi tutto quello che ha creato (vedi statistiche). Il lavoro di Inzaghi dopo il momento di calo psicofisico è piuttosto evidente: funziona la testa e quindi anche le gambe. Il tecnico nerazzurro sta lavorando molto sotto l’aspetto psicologico che in un finale di stagione così serrato conta quanto e più delle questioni tecnico-tattiche. Finora la risposta dell’intero gruppo, anche di chi gioca meno, è stata più che positiva. Ecco perché l’Inter ha vinto il derby. Tutto il resto è noia.