Inter, Juventus (andata) e Spezia insegnino: se non segni, perdi!

L’Inter si prepara alla gara contro la Juventus questa sera in campionato. I nerazzurri devono trarre insegnamento dalla gara di andata nonché dalla sconfitta a La Spezia
GALA − Serata di gala questa a San Siro per l’ultima uscita del marzo nerazzurro, ci sarà il Derby d’Italia Inter-Juventus. Partita mai banale. I nerazzurri sono a caccia del ritrovato successo in Serie A dopo il KO contro lo Spezia al Picco venerdì scorso. Sconfitta per certi versi dimenticata grazie alla sbornia europea sul campo del Porto, che ha sancito l’ingresso della squadra di Inzaghi tra le migliori 8 d’Europa. Ma adesso testa nuovamente alla Serie A. La sconfitta contro lo Spezia di appena nove giorni fa richiama tanto a quella rimediata all’andata contro la Juventus. Due insuccessi paradossalmente bugiardi guardando alla prestazione della squadra, ma molto indicativi. Ovvero, le partite si vincono segnando e se sbagli parecchio alla fine paghi dazio.
INSEGNAMENTO − Sia a Torino – a novembre – che a La Spezia l’Inter non ha giocato male. Anzi, ha per lunghi tratti dominato entrambe le partite creando innumerevoli palle-gol. All’Allianz Stadium, quell’Inter riuscì a tirare 14 volte complessive, cinque verso la porta senza riuscire a gonfiare la rete. Match ben giocato soprattutto nel primo tempo, un po’ meno nella ripresa. Juventus cinica, lucida e concreta sotto porta. Il risultato: 2-0. A distanza di cinque mesi un’altra sconfitta molto simile al Picco. Ben 28 i tiri totali della formazione nerazzurra, 8 nello specchio della porta contro i due soli decisivi dei liguri. Esito analogo a quello di Torino: sconfitta ma per 2-1. In vista del match di questa sera, occorre dunque trarre insegnamento da entrambe le partite. Serve lucidità, concretezza e praticità.