Inter, il salto di qualità non è sul mercato: ora la mentalità è vincente
Per l’Inter la prossima stagione il salto di qualità non arriverà dal mercato. Ma dalla rinnovata mentalità della rosa che lo scorso anno è diventata campione d’Italia. E, in qualche caso, anche d’Europa e Sudamerica.
SALTO DI QUALITÀ – La situazione economico-societaria dell’Inter, ormai è noto, non permette un mercato faraonico. Che, quantomeno, permetta un netto miglioramento della rosa (a livello di nomi) rispetto allo scorso anno. Solo la partenza di Achraf Hakimi porta un downgrade della fascia destra, qualunque sia il nome che arriverà per sostituirlo (probabilmente Nahitan Nandez, difficilmente Héctor Bellerin). Tuttavia, l’Inter che partirà sotto la guida di Simone Inzaghi a San Siro contro il Genoa sarà in ogni caso migliore di quella della scorsa stagione. Il motivo? Una rinnovata mentalità vincente, arrivata grazie allo scudetto (e non solo).
NUOVA MENTALITÀ – I giocatori dell’Inter che prima dello scorso anno non avevano ancora vinto un trofeo (quantomeno di un certo peso) erano parecchi. Tra questi il capitano Samir Handanovic, ma anche i due trascinatori dell’attacco Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. Così come Nicolò Barella, anche per via – chiaramente – dell’età. Insomma, vincere aiuta a vincere. Ed è proprio questa l’eredità del lavoro di Antonio Conte, sempre concentrato nel creare la mentalità vincente nei suoi giocatori. Ovunque vada (Inter compresa). Una mentalità che lo stesso Nicolò Barella, ma anche Lautaro Martinez (e in parte Alessandro Bastoni) hanno portato anche in nazionale. Con la vittoria di Europeo (da parte dell’Italia) e Copa América (da parte dell’Argentina). Insomma, forse non arriveranno grandi nomi. Ma quelli già presenti partiranno con una buonissima base di partenza. Per confermarsi di nuovo sul campo come campioni d’Italia, un obiettivo reso ben chiaro dalle parole di una delle colonne difensive: Stefan de Vrij (vedi articolo). E chiunque arriverà dal mercato, dovrà adattarsi alla stessa mentalità. Quella vincente.