Inter, il mercato dipende (anche) dagli Europei: doppio rischio
Nonostante le tante voci, il mercato dell’Inter non è ancora iniziato, in nessun senso. E gli Europei si stagliano come un momento cruciale: ma occhio al rischio che può derivare dalla competizione.
IMMOBILISMO – Al momento il mercato dell’Inter è sostanzialmente fermo. Anzi no, un movimento è già ufficiale: lo svincolo di Daniele Padelli, col ritorno del portiere all’Udinese. Per il resto tante voci ma nessuna offerta concreta, né in un senso né nell’altro, checché ne dicano i tanti rumors di mercato. Le risorse nerazzurre saranno limitate in questa sessione, e le parole del presidente Steven Zhang sono esplicite: l’Inter deve chiudere il mercato in attivo, pertanto l’esborso dovrà essere inferiore ai ricavi. I quali dovranno arrivare possibilmente entro il 30 giugno, così da migliorare il risultato finale dell’attuale esercizio finanziario. Tuttavia, sarà più facile muoversi – sia in entrata sia in uscita – dopo gli Europei, in partenza questo venerdì.
VETRINA LUCENTE – Da sempre le rassegne intercontinentali come Mondiali ed Europei sono vetrine per il mercato. E l’Inter ha diversi elementi impegnati in questa competizione, in qualsiasi reparto. Guardando all’undici titolare Campione d’Italia, solo Samir Handanovic, Achraf Hakimi e Lautaro Martinez non saranno presenti. In attesa, ovviamente, di conoscere se l’argentino disputerà o meno la Copa America. L’Inter potrebbe quindi sperare in un grande Europeo da parte dei suoi giocatori, così da attirare offerte nelle settimane successive.
DIFFICOLTÀ INTRINSECHE – Tuttavia, viene difficile pensare che gli Europei possano incidere così tanto, in un mercato così asfittico. Il discorso rimane quello: i giocatori più “vendibili” sono Stefan de Vrij, Marcelo Brozovic e Ivan Perisic. Impattano poco a bilancio, e quindi possono essere ceduti a un prezzo contenuto. Ma i primi due saranno due pilastri anche dell’Inter di Simone Inzaghi (specie l’olandese) e l’esterno croato è difficile da piazzare a titolo definitivo (ne abbiamo parlato qui). Bisognerà attendere di vedere come andrà la competizione per i diversi giocatori dell’Inter: ma la dirigenza dovrà iniziare a muoversi ben prima dell’11 luglio (giorno della finale).
PREZZI PROIBITIVI – E, al tempo stesso, l’Inter dovrà “sperare” che gli Europei non contribuiscano all’aumento del valore di alcuni giocatori nel mirino. Su tutti, Emerson Palmieri e Giacomo Raspadori. L’esterno del Chelsea è all’ultimo anno di contratto, ma i Blues non hanno intenzione di regalarlo (vedi articolo). Il talento del Sassuolo è invece in rampa di lancio, ma già si sa che quella neroverde è una bottega cara (vedi articolo). In questo caso, quindi, i nerazzurri dovranno sperare in un trend opposto, che permetta ai propri obiettivi di non far lievitare il costo del proprio cartellino.
Hakimi già venduto, anzi no: dal mercato segnali inequivocabili